Munich Re
Si chiama Jetty la nuova startup statunitense dedicata alle assicurazioni sulla casa che, grazie ai 4 milioni di dollari di finanziamenti e alla prestigiosa partnership siglata con Munich Re, ha iniziato ad operare in Pennsylvania, Illinois, Georgia, New Jersey e Florida e pensa di abbracciare l’intero mercato americano entro la fine dell’anno.
Il colosso tedesco delle riassicurazioni Munich Re ha chiuso il primo trimestre dell’anno registrando un utile netto di 544 milioni di euro, in crescita rispetto ai 430 milioni dell’anno precedente.
Per il periodo 2017-2018 il riassicuratore Munich Re prevede una crescita media dell’industria assicurativa mondiale del 4,5% (3,0% in termini reali).
Il gruppo riassicurativo tedesco Munich Re ha chiuso il 2016 registrando un utile netto di 2,6 miliardi di dollari, in calo del 16,6% rispetto ai 3,1 miliardi dell’anno precedente. Un risultato che comunque permette a Munich Re di raggiungere l’obiettivo prefissato che fissava l’asticella a quota 2,3 miliardi.
Secondo le analisi realizzate da Munich Re i danni provocati dalle catastrofi naturali nel 2016 sono stati pari a 175 miliardi di dollari, l’ammontare più elevato dal 2012 a oggi, anche se le vittime sono state inferiori rispetto al 2015 (8.700 rispetto a 25.400).
Il riassicuratore tedesco Munich Re ha chiuso il terzo trimestre dell’anno con un utile netto in crescita del 31,8% rispetto ai 520 milioni di un anno fa, a 684 milioni di euro.
Il colosso tedesco delle riassicurazioni è in procinto di lanciare sul mercato una nuova gamma di prodotti assicurativi on demand, creati in collaborazione con la start up di insurtech Slice Labs Inc.
Munich Re sta ridisegnando la sua presenza in Australia e Nuova Zelanda. Una rifocalizzazione del business che prenderà il via con la cessione della controllata assicurativa Great Lakes Australia (GLA) che, secondo il riassicuratore tedesco, potrebbe esprimere meglio le proprie potenzialità sotto una prorietà diversa.
Ergo, gruppo assicurativo controllato da Munich Re, ha acquisito il 40% della compagnia thailandese Thaisri Insurance, messo in vendita da Pailuck Company.
Il gruppo riassicurativo tedesco Munich Re ha chiuso il primo trimestre 2016 con un utile in calo del 46% a 430 milioni di euro rispetto ai 790 milioni dei primi tre mesi del 2015.
Un primo trimestre 2016 con numeri negativi. È quanto si attende il riassicuratore tedesco Munich Re, prevedendo un risultato complessivamente “di gran lunga inferiore” rispetto ai primi tre mesi del 2015.
The Hartford Steam Boiler Inspection and Insurance Company (HSB), società americana controllata da Munich Re, ha ricevuto il via libera dal governo federale per l’utilizzo dei droni nell’attività di risk management e loss prevention.
Le stime prevedono che il comparto delle assicurazioni per il Cyber Risk sia destinato a crescere a un tasso annuo tra il 30 e il 40%, fino a raggiungere nel 2020 un volume di premi di 15 miliardi di dollari, rispetto agli attuali 3-4 miliardi. Tutto ciò, conclude il Financial Times, avverrà “nonostante la crescente preoccupazione che l’industria possa entrare in crisi per gli enormi costi da sostenere in caso di attacchi su larga scala”.
Cambio al vertice di Munich Re. Il secondo più grande riassicuratore a livello mondiale ha infatti scelto Joachim Wenning quale nuovo Chief Executive Officer, in sostituzione del dimissionario Nikolaus von Bomhard, a partire dal giorno successivo all’assemblea generale in programma il prossimo 26 aprile.
Più vittime e meno danni da catastrofi naturali nel 2015. È questo in estrema sintesi il risultato del tradizionale rapporto annuale di Munich Re sull’impatto delle calamità a livello mondiale.