Unipol
Milano Assicurazioni stima una chiusura di esercizio 2011 con una perdita consolidata di circa 490 milioni di euro a causa dell’adeguamento delle riserve, del portafoglio azionario e obbligazionario e svalutazioni di immobili. In particolare, gli adeguamenti delle riserve relative ai sinistri degli esercizi precedenti del ramo Rc Auto sono stati di circa 310 milioni circa.
Nessuna nuvola all’orizzonte per quanto riguarda la fusione tra Fondiaria-SAI ed Unipol. A comunicarlo è il tono rassicurante del direttore generale di Fonsai, Piergiorgio Peluso, che nonostante l’ingresso in campo di Palladio e Sator sfoggia tranquillità e non ha dubbi riguardo all’esito positivo dell’accordo con la compagnia assicurativa bolognese.
L’agenzia Moody's ha messo sotto osservazione per un possibile downgrade il rating di Unipol, dopo l’annuncio della compagnia bolognese del progetto di integrazione con Premafin, Fonsai e Milano Assicurazioni, che prevede un aumento di capitale di Premafin riservato a Unipol di 400 mln di euro.
Forse non ce lo aspettavamo, ma le recenti vicissitudini di Fonsai hanno lasciato indifferenti gli assicuratori francesi. Proprio così. Dopo il gran parlare e le trattative avviate lo scorso anno da Groupama, poi stoppate dalla Consob, è sceso il gelo sul gruppo assicurativo della famiglia Ligresti.
Unipol e i membri della famiglia Ligresti (Salvatore Ligresti, Jonella Ligresti, Giulia Ligresti e Paolo Ligresti) hanno sottoscritto una lettera di intenti non vincolante per perseguire un progetto di integrazione per la fusione tra Unipol, Premafin, Fonsai e Milano Assicurazioni previa acquisizione delle azioni Premafin di titolarità delle società Limbo Invest S.A., Canoe Securities, Hike Securities., IM.CO Immobiliare Costruzioni e Sinergia Holding di Partecipazioni (complessivamente pari al 51,287% del capitale sociale di Premafin) e conseguente promozione di una offerta pubblica di acquisto sulla stessa Premafin.
Si diradano le nubi e il cielo si fa sereno per Unipol che corre ormai senza rivali verso l’integrazione con il gruppo Fondiaria Sai. Ad aprire definitivamente lo spazio per costruire l’operazione ci ha pensato il passo indietro effettuato dal fondo Clessidra che nei giorni scorsi aveva presentato l’altra offerta non vincolante su Premafin. Una rinuncia forse anche indotta dai grandi creditori del gruppo Ligresti, Unicredit e Mediobanca, che avrebbero espresso il loro favore per una soluzione industriale piuttosto che finanziaria.
Unipol conferma le voci che indicano il gruppo assicurativo bolognese interessato a Fonsai.