Cattolica Assicurazioni
Generali ha sottoscritto l’aumento di capitale mettendo sul piatto 300 milioni di euro, acquistando 54.054.054 azioni di Cattolica Assicurazioni, al prezzo di 5,5 euro ciascuna.
Nasce la prima polizza dedicata al mondo delle criptovalute: Satec Underwriting, società del gruppo Cattolica Assicurazioni, copre i rischi di CheckSig nel servizio di custodia Bitcoin.
Il board di Cattolica ha approvato i conti del primo semestre che registrano “in un contesto sfidante, una forte crescita del risultato operativo a 217 milioni (+38,6%) e la conferma della guidance 2020”, che vede lo stesso risultato operativo tra 350 e 375 milioni, mentre l’utile netto dipenderà da altri fattori quali le svalutazioni.
Non arretrano di un passo i coordinatori di “Casa Cattolica”, la rete che raggruppa soci, istituzioni, rappresentanti della politica e delle imprese del territorio veronese, riunite per esprimere con forza la loro contrarietà alla “svendita” di Cattolica Assicurazioni al gruppo Generali.
Ormai ci siamo. Il countdown per l’assemblea Ordinaria e Straordinaria dei Soci di Cattolica Assicurazioni, convocata per il 30 e 31 luglio, è ormai scaduto. È quindi arrivato il momento di decidere sulla trasformazione da cooperativa a società per azioni e il progetto di partnership con Generali che ha scatenato le tensioni degli ultimi tempi.
Cattolica Assicurazioni risponde con un contro-esposto in Consob alla richiesta con cui “Casa Cattolica”, rete di associazioni contrarie all’accordo con Generali, chiedeva l’intervento dell’authority di Borsa per vigilare sulla regolarità del voto dell’assemblea del prossimo 31 luglio, quando la compagnia veronese dovrà votare la trasformazione in spa.
“Porteremo valore ai soci di Cattolica e faremo crescere le quotazioni del titolo in borsa” è la promessa di Marco Sesana, amministratore delegato e country manager di Generali Italia, dalle pagine di MF, che aggiunge “con Cattolica abbiamo una visione di lungo periodo e una relazione che potrà crescere e svilupparsi lavorando insieme”.
I coordinatori di Casa Cattolica, la rete delle associazioni dei soci, dei rappresentanti della politica e delle imprese del territorio che si sono riunite per esprimere la loro assoluta contrarietà alla svendita in corso di Cattolica Assicurazioni a Generali Spa proseguono la loro attività.
Cattolica Assicurazioni aderisce all’offerta pubblica di scambio lanciata da Intesa Sanpaolo sulle azioni Ubi Banca di cui è azionista. La mossa spacca ufficialmente il patto di sindacato Car, schierato contro l’offerta. La decisione è stata presa dal cda che ritiene più conveniente per Cattolica l’adesione all’offerta.
L’Assemblea straordinaria e ordinaria di Cattolica Assicurazioni ha approvato l’aumento di capitale da 500 milioni di euro. Il Presidente Paolo Bedoni, ha affermato che i soci “hanno dimostrato con il loro voto di condividere il processo di riforme” e “l’aumento di capitale necessario ad avviare un nuovo momento di consolidamento e sviluppo” della Compagnia.
Da Trieste a Verona ci vogliono poco più di 2 ore per coprire una distanza di circa 260 chilometri. Insomma, nel pieno Nordest non può certo sorprendere che le Generali abbiano deciso di sottoscrivere gran parte dell’aumento di capitale di Cattolica (300 milioni su un fabbisogno complessivo di 500 milioni) diventando il primo azionista del gruppo veronese con una quota di capitale del 24,4% del capitale, e potrà aumentare ulteriormente la sua partecipazione sottoscrivendo in opzione il successivo aumento di capitale per altri 200 milioni di euro.
Riccardo Acquaviva è il nuovo responsabile della comunicazione di Cattolica Assicurazioni e riporterà direttamente a Carlo Ferraresi, direttore generale con poteri di ceo.
Standard & Poor’s conferma il rating di Cattolica a “BBB” e l’outlook negativo. S&P ha spiegato la decisione sostenendo che elementi di “financial strength” e “operating performance” rimangono invariati nonostante l’impatto della pandemia da Covid-19 e la volatilità nel breve termine del Solvency II ratio, grazie alla solida performance tecnica.
In quel di Verona il tocco magico dell’oracolo di Omaha, Warren Buffett, ha ceffato. Tre anni fa aveva messo sul piatto 116 milioni di euro per comprare dalla banca Popolare di Vicenza una partecipazione del 9,047% di Cattolica Assicurazioni e diventare il primo azionista della compagnia.
A Verona la tensione fra Cattolica Assicurazioni e la Fondazione Cariverona è arrivata ormai al limite. Anzi, siamo ormai alla rottura dei rapporti. Si sa che il clima ha cominciato a rannuvolarsi lo scorso autunno, in seguito alla sfiducia all’allora amministratore delegato Alberto Minali. Da allora, è stato un costante allontanamento tra i due pilastri del sistema veronese, fino ad arrivare alla recente tempesta scatenata da una lettera indirizzata dal presidente della compagnia Paolo Bedoni al numero uno dell’ente, Alessandro Mazzucco (e in copia a Consob e Ivass), nei primi giorni del mese.