Coface
In Europa, la ripresa della situazione macroeconomica è stata accompagnata da effetti favorevoli sulle imprese nella maggior parte dei paesi. Nel 2015, si è assistito ad un miglioramento nei quattro paesi del Nord Europa oggetto di studio da parte di Coface: Paesi Bassi (-20,7%), Svezia (-11%), Germania (-4%) e Danimarca (-0,5%). Questa tendenza positiva riguarda la maggior parte dei settori di questi paesi, ad eccezione della Danimarca dove i progressi sono più eterogenei.
Secondo l’ultima revisione trimestrale delle valutazioni rischio Paese realizzata dal gruppo Coface, le prospettive di crescita mondiale annunciate lo scorso marzo sono leggermente peggiorate, facendo pensare che nel 2016, per il sesto anno consecutivo, la crescita sarà inferiore al 3%.
Nuovo, prestigioso riconoscimento per Coface - uno dei leader mondiali nell’Assicurazione dei Crediti - che è stato insignito dei Le Fonti Award 2016 per la categoria Eccellenza dell’Anno nell’Assicurazione dei Crediti.
Si arricchisce con due importanti evoluzioni “Cauzioni online”, l’innovativo web-tool che ha lanciato lo scorso anno per supportare il lavoro degli intermediari.
Non migliora la situazione dei ritardi nei pagamenti nell’area Asia-Pacifico. Secondo un report realizzato da Coface, nel 2015 circa 7 imprese su 10 hanno dovuto affrontare ritardi di pagamento, in seguito alle “difficoltà finanziarie dei clienti” (52%), alla “concorrenza feroce che influisce sui margini” (35,6%) e alla “mancanza di risorse finanziarie” (26,4%).
Il periodo gennaio-aprile 2016 è stato ricco di segnali positivi per l’economia francese. Dal 2014, grazie alla domanda interna, la buona dinamica della crescita (+0,6% nel 1° trimestre 2016 rispetto al 4° trimestre 2015) è sempre più visibile.
Uno dei leader mondiali nell’assicurazione dei crediti – è stata insignita, anche quest’anno, del prestigioso riconoscimento Insurance & Previdenza Elite, in occasione dei “Milano Finanza Insurance & Previdenza Awards 2016” che si sono tenuti presso le Officine del Volo di Milano.
Secondo la consueta revisione trimestrale delle valutazioni settoriali elaborata da Coface, la crescita mondiale debole (che Coface prevede al 2,7% nel 2016), sotto l’effetto della forte volatilità dei mercati finanziari e dei prezzi ancora bassi del petrolio, pesa sullo stato di salute dei settori analizzati.
Sebbene l’attuale crisi dei paesi emergenti sorprenda per la sua intensità, con la crescita dimezzata in cinque anni e una crescente esposizione al rischio di cambio e all’indebitamento, non si tratta di un fenomeno isolato.
Al via una nuova collaborazione per Coface che ha siglato ieri un accordo di partnership con ATS, società controllata Confesercenti Nazionale che si occupa di credito e finanziamenti alle aziende.
Secondo un nuovo studio Coface sulla gestione del rischio di credito su un migliaio di imprese in Cina, nel 2015 il comportamento di pagamento locale è peggiorato: 8 imprese su 10 hanno riscontrato problemi di mancati pagamenti.
L’aumento dei rischi all’esportazione a cui le imprese tedesche devono far fronte, ostacola le performance di crescita. In ragione delle relazioni commerciali solide con i mercati emergenti, la Germania è fortemente esposta alle debolezze strutturali e cicliche che interessano queste economie. «Queste influenze esterne al momento hanno un impatto negativo, poiché la crescita delle esportazioni destinate ai mercati emergenti sta diminuendo ed è minore della domanda proveniente dalle economie avanzate», ha spiegato Mario Jung, Economista Coface per la regione Nord Europa.
Si è svolto il primo marzo - presso l’Auditorium della sede milanese di Coface - il convegno “La tecnologia al servizio dell’intermediario assicurativo”, organizzato da InsuranceConnect e SNA.
Coface, tra i leader mondiali nell’assicurazione dei crediti, e Banca Farmafactoring, il principale operatore in Italia, Spagna e Portogallo nella gestione e smobilizzo dei crediti verso la PA, hanno raggiunto un importante accordo di collaborazione.
Il gruppo assicurativo francese Coface, specializzato nell’assicurazione dei crediti, ha chiuso il 2015 con un risultato netto di 126 milioni di euro (contro i 125 milioni del 2014).