Privacy
Il Garante per la protezione dei dati personali ha avvertito l’Agenzia delle entrate che il nuovo obbligo della fatturazione elettronica, così come è stato regolato dall’Agenzia delle entrate, “presenta rilevanti criticità in ordine alla compatibilità con la normativa in materia di protezione dei dati personali”. Per questo motivo ha chiesto all’Agenzia di far sapere con urgenza come intenda rendere conformi al quadro normativo italiano ed europeo i trattamenti di dati che verranno effettuati ai fini della fatturazione elettronica.
Si chiama “addressable tv” la pubblicità mirata sui cui le aziende statunitensi hanno investito 2,25 miliardi di dollari solo nel 2018, con un incremento del 79% rispetto allo scorso anno, con la prospettiva di diventare un terzo della pubblicità totale nelle trasmissioni audiovisive entro il 2022.
Sono passati poco più di tre mesi dall’entrata in vigore del General Data Protection Regulation (GDPR) e in questo periodo sono più che raddoppiate le denunce per violazione dei dati, rispetto allo scorso anno.
Gli utenti abituati a scaricare applicazioni sul telefono sono sempre più preoccupati. Un sondaggio realizzato da Kaspersky Lab ha rilevato che il 60,2% delle persone non si sente a proprio agio nel condividere informazioni sulla propria posizione con i siti web e le applicazioni, una percentuale in aumento rispetto a quanto rilevato nel 2016 (all’epoca pari al 50,6%).
Quanto conta veramente la privacy per gli assicurati? Non così tanto a patto di risparmiare sul costo delle polizze. È questa la conclusione che si può trarre dalla letture di un report pubblicato pochi giorni fa da MuleSoft, software company con sede a San Francisco.
Il 60% degli utenti italiani è consapevole del fatto che il proprio comportamento online genera dati che possono essere utilizzati per analizzare e prevedere i loro comportamenti.
A quattro giorni dal 25 maggio, data di entrata in vigore del nuovo regolamento Ue sulla protezione dei dati personali (Gdpr), il 93% delle imprese non è ancora totalmente compliance alle nuove regole, pur comprendendone la delicatezza, la portata e anche i potenziali benefici.
Dal 25 maggio sarà operativo il nuovo Regolamento Europeo sulla protezione dei dati personali (GDPR) che ha l’obiettivo di creare un “clima di fiducia per lo sviluppo dell’economia digitale in tutto il mercato interno”, ma uno studio realizzato dall’Osservatorio di Federprivacy sui principali trecento siti web italiani evidenzia che buona parte stentano ancora a fare della privacy e della sicurezza online una virtù.
Scudomed e Area Medici hanno organizzato, con il patrocinio e la partecipazione di AIOP, ARIS, FEDERSANITA', ISGRE, USPI, AIBA una giornata dedicata al tema della - Privacy in Sanità - in occasione della ormai vicina definitiva entrata in vigore del Regolamento UE 2016/679.
Si è svolto ieri a Milano, presso il Milan Marriott Hotel, il Convegno organizzato da ACB , Associazione di Categoria Brokers di Assicurazioni e Riassicurazioni, sul tema Privacy e Cyber Risk - Sinergie della protezione e della Gestione dei dati alla luce del nuovo GDPR. Tra gli ospiti numerosi referenti di Compagnie Assicurative, Società di Brokeraggio, Istituzioni e Associazioni di Categoria.
Si svolgerà il prossimo 12 aprile a Milano, presso il Marriott Hotel, via Washington 66, il convegno organizzato da ACB (Associazione di Categoria Brokers di Assicurazioni e Riassicurazioni) dal titolo “Privacy e cyber risk: Sinergie della protezione e della gestione dei dati alla luce del nuovo GDPR”, che affronterà alcuni argomenti di più stringente attualità con l’analisi, da parte di esponenti di del mondo assicurativo e delle istituzioni, incentrata su cyber risk, GDPR e coperture assicurative.
Tra studi, osservatori e ricerche, sembrano tutti d’accordo nel sostenere che le aziende italiane sono in ritardo nel mettersi in regola con le disposizioni previste dal General Data Protection Regulation (GDPR), il regolamento europeo sulla protezione dei dati personali.
Secondo uno studio dell’Osservatorio Information Security & Privacy della School of Management del Politecnico di Milano sono le misure necessario all’adeguamento alle norme europee GDPR sul trattamento dei dati personali, a trainare gli investimenti delle aziende italiane in soluzioni di information security, un mercato che oggi vale 1,09 miliardi di euro, per un miglioramento su base annua del 12%.
Il nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati (GDPR) diverrà pienamente valido a partire dal 25 maggio, ma rischia di trovare impreparate molte aziende del nostro Paese.
In vista dell’entrata in vigore il prossimo 25 maggio del Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali (GDPR), Facebook non vuole farsi trovare impreparata e ha deciso di pubblicare le sue linee guida per la gestione della privacy degli utenti e anche dei video-tutorial per aiutare gli iscritti del social network a controllare le informazioni che postano online.