Rc Auto
Il costo dell’RC Auto continua a mantenere l’ottimo trend fatto registrare da inizio anno e anche i dati dell’Osservatorio di Segugio.it hanno evidenziato nel secondo semestre del 2015 un prezzo medio delle polizze in leggero calo (circa l’1,5%) rispetto allo stesso periodo del 2014.
Al via il concorso ‘Direct Line ti guida verso il futuro”, promosso dalla compagnia di assicurazione online. L’iniziativa, pensata per affrontare la nuova era digitale dell’assicurazione auto che dal 18 ottobre prevede la dematerializzazione del contrassegno, strizza l’occhio alla trilogia “Ritorno al Futuro”, nell’anno dei festeggiamenti per il trentesimo anniversario.
Gli attuari prendono posizione contro la norma, aggiunta al testo del DDL Concorrenza nel corso del dibattito parlamentare, che di fatto escluderebbe quasi totalmente dall’assicurazione auto la variabile territoriale tra quelle rilevanti nella determinazione della tariffa.
Domenica 18 ottobre 2015 prende il via l’era digitale dell’assicurazione auto. In termini burocratesi si chiama dematerializzazione del contrassegno.
Per il mondo delle assicurazioni domenica 18 ottobre è una data storica. Cesserà infatti l’obbligo per gli automobilisti di esporre sul parabrezza della propria auto il contrassegno cartaceo della polizza Rc Auto.
Poste Italiane si prepara all’esordio in Borsa Italiana che dovrebbe avvenire il prossimo 26 o 27 del mese. Sarà la più grande Ipo dell’anno a livello europeo e dovrebbe garantire agli azionisti un payout minimo dell’80% per i prossimi tre anni.
Domenica prossima, 18 ottobre, andrà ufficialmente in pensione il tagliando cartaceo Rc Auto che eravamo abituati a esporre sul parabrezza dell’auto.
I premi delle assicurazioni auto del Regno Unito sono aumentate dell’8,1% nel terzo trimestre dell’anno, con gli automobilisti che hanno pagato 47 sterline in più rispetto allo scorso anno, secondo uno studio realizzato dal comparatore online Confusede.com.
Attraverso la diffusione di un comunicato stampa l’Ania esprime forte preoccupazione per l’approvazione alla Camera del testo del Ddl concorrenza e auspica che nel prosieguo del dibattito in Senato si possano apportare sostanziali modifiche.
Il bollettino statistico dell’Ivass relativo al secondo trimestre dell’anno rileva che il premio medio annuo della polizza Rc Auto è sceso a 450 euro (-1,6% sui tre mesi precedenti e -7,8% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno) e un italiano su due paga ancora almeno 406 euro.
“Siamo molto preoccupati che siano veritiere le voci che indicano che sta per essere approvata una riformulazione dell’articolo 7 del ddl concorrenza presentata dai relatori. Queste modifiche comporterebbero un aumento del costo dei risarcimenti rc auto con un inevitabile aumento del prezzo delle polizze. È sorprendente che un provvedimento elaborato e voluto dal Governo con lo scopo di ottenere una maggiore trasparenza e informazione a favore degli assicurati della rc auto e di determinare una significativa riduzione dei prezzi delle polizze, per effetto di posizioni demagogiche e interessate si traduca nel risultato opposto: l’aumento del costo dell’assicurazione RC Auto”.
Sono 1.316 gli emendamenti presentati al ddl Concorrenza. Una pioggia di richieste di modifiche di cui una buona parte, oltre 500, riguarderebbe le novità in materia assicurativa. Messi a punto i documenti bisognerà ora fissare il termine per la presentazione dei sub emendamenti.
La città metropolitana di Firenze ha deliberato L’aumento delle tasse sui premi Rc Auto di ben 5,5 punti percentuali, dopo essere stata una delle poche amministrazioni locali, insieme a Bolzano e Trento, a scegliere di ridurle 12,50% al 10,50%.
In Italia il 9% (3,9 milioni di mezzi) dei veicoli è senza Rc auto. E i furbetti della polizza continuano ad aumentare, tanto i controlli sono poco efficaci e la polizia municipale pensa solamente a fare multe e tralascia questioni serie come queste (dove tra l’altro una super multa e il ritiro del veicolo sarebbero sacrosanti).
Le tariffe Rc auto sono ancora in calo, ma l’Italia si conferma il Paese più caro d’Europa. Lo ha detto il presidente dell’Ivass, Salvatore Rossi, durante la lettura della relazione annuale relativa all’attività del 2014.