Confindustria
Il 1° aprile a Roma si è svolta la prima tappa del roadshow 2025 organizzato da Generali e Confindustria, volto a promuovere la cultura della gestione del cyber risk tra le piccole e medie imprese (PMI) italiane.
A pochi giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto attuativo sulle polizze contro calamità e catastrofi naturali che le imprese devono stipulare, con l'obbligo che decorre dal 31 marzo, Angelo Camilli, vicepresidente di Confindustria, ha spiegato la posizione dell’associazione in un’intervista sul Sole 24 Ore.
L’Italia si distingue come una delle economie più sostenibili del G20 e dell’Unione Europea, con un’intensità di emissioni di gas serra ben al di sotto della media del G20. È quanto afferma l’ultimo report del Centro Studi di Confindustria, spiegando che la manifattura italiana, in particolare, ha ridotto l’intensità delle emissioni del 17,1% tra il 2014 e il 2023, eccellendo in settori come la metallurgia e i minerali non metalliferi.
Entro il 31 dicembre 2024 tutte le imprese operanti in Italia, con la sola esclusione delle imprese agricole per le quali opera un fondo ad hoc (AgriCat), dovranno stipulare una polizza assicurativa obbligatoria per i danni occorsi a terreni e fabbricati, impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali (si veda all’art. 2424 del Codice civile) derivanti da catastrofi naturali.
Le aspettative delle grandi imprese industriali associate a Confindustria per la produzione di luglio 2024 sono positive: nel mese corrente, infatti, la quota di imprese che prevede un aumento della produzione è pari al 41,6%, rispetto al 33,4% di giugno.
Lunedì scorso si è svolta a Torino la tappa piemontese del roadshow dedicato a promuovere la cultura della gestione dei cyber risk tra le aziende di piccole e medie dimensioni. Nel corso dell’appuntamento, i promotori dell’iniziativa, Generali e Confindustria, hanno presentato i risultati del Rapporto Cyber Index PMI Piemonte.
L’economia italiana conferma la sua debolezza. È quanto sostiene il rapporto Congiuntura Flash di Confindustria che sottolinea l’attuale fase di stagnazione. Nel 4° trimestre il PIL italiano è stimato “quasi fermo”, dopo il +0,1% registrato nel 3° trimestre: sia i servizi che l’industria restano deboli.
Secondo % il Rapporto di previsione del Centro Studi di Confindustria “L'economia italiana torna alla bassa crescita?”presentato nei giorni scorsi, la crescita prevista per il 2024 è dello +0,5%, mentre la stima di marzo era di +1,2.
Definire una strategia per la transizione energetica nazionale con orizzonte decennale. È quanto chiedono le imprese alle istituzioni per dare segnali chiari al mercato e generare i presupposti per uno sviluppo organico delle filiere nel settore delle energie rinnovabili.
Ha preso il via dalla sede di Confindustria Veneto Est a Venezia, il roadshow dedicato al territorio per diffondere e promuovere la cultura della gestione dei cyber risk tra le aziende di piccole e medie dimensioni, con la presentazione del Rapporto Cyber Index PMI Veneto.
Edenred Italia, azienda specializzata nel settore degli employee benefit, e ANIASA (Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio, della Sharing mobility e dell’Automotive digital del sistema Confindustria), annunciano la nascita della partnership che darà alle oltre 60 aziende associate accesso ai servizi di welfare aziendale.
Per le imprese italiane i costi dell’approvvigionamento energetico sono insostenibili. Secondo il rappoti di previsione per l’autunno del Centro Studi Confindustria (CSC), si parla di costi che per il 2022 dovrebbero aumentare di 110 miliardi di euro rispetto ai valori pre-pandemia.
Il processo di trasformazione digitale delle aziende per garantire la business continuity e agevolare il lavoro da remoto ha reso necessaria una rapida implementazione di protezione dai rischi di cyber security.
Ania e Confindustria hanno avviato un tavolo di lavoro che ha come obiettivo quello di aumentare la diffusione delle coperture assicurative tra le imprese.
Alla fine di un anno terribilmente complicato arrivano segnali di vita per il mercato delle moto. Se è vero come comunica Confindustria Ancma che l’anno si chiude con una flessione delle vendite del 5,5%, nel solo mese di dicembre si registra una crescita dell’8,42%.
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