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Attualità
La raccolta netta totale di Banca Generali a gennaio ha totalizzato 207 milioni dopo avere segnato un dato positivo per 88 milioni a dicembre e contro i -24 milioni del gennaio 2012. Il dato del primo mese del 2013, sottolinea una nota, è “superiore di oltre il 50% alla media mensile dell'ultimo anno (134 milioni)”. Nel risparmio gestito la raccolta è stata positiva per 161 milioni, in calo dai +219 milioni a dicembre, con un apporto di 100 milioni da fondi comuni e gestioni di portafoglio (da 98 milioni) e di 61 milioni dalle assicurazioni (da 121 milioni). L’amministrato ha fatto peraltro segnare una raccolta netta di 46 milioni contro il dato negativo di 131 milioni a dicembre.
Continua a crescere l’export italiano, anche per le PMI: il Gruppo Cariparma Crédit Agricole ha registrato nel 2012 una crescita del 7% nell’operatività commerciale con l’estero delle proprie aziende rispetto all’anno prima, in un contesto di mercato che ha segnato a novembre una crescita del 3,6%, confermando la vocazione del nostro Paese, nonostante la crisi, allo sviluppo estero. Proprio per fare il punto sul tema e fornire una panoramica completa di tutti i diversi aspetti (commerciali, legali, societari, finanziari) che è necessario conoscere per poter crescere all’estero, in particolare in Francia, il Gruppo ha organizzato ieri un convegno in collaborazione con Crédit Agricole CIB, società del Gruppo Agricole specializzata nell’investment banking, ERAI, l’Agenzia per l’Internazionalizzazione della Regione Rhône-Alpes, lo Studio Gusmitta e Fi.Solutions, che ha visto la partecipazione di una cinquantina di aziende emiliane e lombarde.
La banca britannica Royal Bank of Scotland, coinvolta nello scandalo Libor, sarebbe vicina a un accordo con le autorità statunitensi e britanniche per un riconoscimento di colpevolezza rispetto ad accuse penali e per un pagamento di una multa pari a 500 milioni di sterline (790 milioni di dollari, 727 milioni di franchi). Lo riferisce il Wall Street Journal. I manager di Royal Bank of Scotland starebbero però facendo resistenza a una dichiarazione di colpevolezza, per il timore che questa causi una fuga di clienti e aumenti l’esposizione della banca ad azioni legali. Le trattative per un accordo sono in corso dall’autunno e un’intesa potrebbe essere annunciata nelle prossime due settimane.
Con riferimento alle notizie di stampa diffuse da alcune agenzie, l’Amministratore Delegato di Banca Monte dei Paschi di Siena, Fabrizio Viola, conferma che il “documento su derivati BMps” al centro dello scandalo non risultava prima del suo rinvenimento agli atti della Banca. Pertanto non risultava segnalato in alcun modo alla Banca d’Italia.
Non è passato molto tempo da quando le banche dell’Eurozona avevano goduto della valanga di liquidità ottenuta con quell’operazione, sviluppata in 3 puntate, conosciuta come LTRO, le operazioni di rifinanziamento a lungo termine lanciate dalla Bce tra dicembre 2011 e febbraio 2012. Ora quei prestiti stanno cominciando a tornare nelle casse della Bce. Questa settimana 278 istituti di credito europei rimborseranno a Francoforte 137,2 miliardi di euro dei 489 ricevuti nelle prima delle due operazioni di rifinanziamento a lungo termine del sistema bancario.
Il settore del risparmio gestito chiude il mese di dicembre con 4,3 miliardi di riscatti. La raccolta delle Gestioni Collettive, positiva per oltre 200 milioni di euro, non riesce a fronteggiare le operazioni di disinvestimento avvenute sulle Gestioni di Portafoglio (4,6 miliardi). Nonostante i deflussi il patrimonio, grazie all’effetto performance, continua a crescere a quota 1,2 trilioni di euro. Nelle Gestioni Collettive sono in territorio positivo sia i Fondi di diritto italiano con una raccolta di 51milioni di euro sia i prodotti di diritto estero che riscuotono oltre 150 milioni di euro. Fondi aperti e Fondi chiusi detengono il 44% degli asset under management dell’industria (530 miliardi di euro). I Fondi Obbligazionari continuano ad attrarre l’interesse dei risparmiatori che affidano ai gestori 2,1 miliardi di euro. Positiva anche la raccolta dei Fondi Flessibili con un risultato di 480 milioni di euro.
Giuseppe Mussari si è dimesso con effetto immediato dalla presidenza dell'Abi. L’ex presidente di Mps, pur dichiaransi estraneo a qualunque illecito che possa essere connnesso alla gestione della più antica banca del mondo, ha ritenuto di dover lasciare per non coinvolgere l’associazione nelle vicende che lo riguardano.
Le dimissioni, definite irrevocabili, sono state comunicate con una lettera al vicepresidente vicario dell’Abi, Camillo Venesio, che ne assume ora le funzioni.
Inizia oggi la missione italiana degli esperti del FMI in Italia, per valutare la robustezza del sistema bancario e quantificare eventuali rischi per la stabilità. La prima parte della missione, denominata Financial Sector Assessment Program (Fsap), sarà mirata a preparare il terreno per gli stress test, che saranno effettuati in primavera. In sostanza, verranno quantificati i rischi, come quelli relativi ai crediti in sofferenza, e valutata la robustezza del nostro sistema creditizio, in particolare l'adeguatezza degli accantonamenti, mentre i paragoni rispetto al resto d'Europa saranno effettuati solo in un secondo tempo.
Banca Sella lancia i bond territoriali, a sostegno delle imprese del biellese. La Banca, infatti, ha siglato un accordo con l’Unione industriale biellese e Confidi Lombardia per contribuire a sostenere le imprese del territorio attraverso l’emissione di appositi bond. L’accordo prevede lo stanziamento di un plafond di 7,5 milioni di euro per finanziamenti a medio e lungo termine alle imprese associate all’Unione industriale, grazie anche all’emissione da parte di Banca Sella di due prestiti obbligazionari del valore di 5 milioni di euro, la cui raccolta andrà a costituire parte del plafond e alla quale si aggiungerà un contributo da parte della banca per un totale di 7,5 milioni di euro.
L’operazione messa in cantiere dalla banca anglo asiatica HSBC finalizzata alla vendita della quota del 15,5% detenuta in Ping An sarebbe rischia di saltare. Secondo il Financial Times l’operazione da 9,4 miliardi di dollari potrebbe essere stoppata a causa di problemi di liquidità. Infatti, il gruppo tailandese Charoen Pokphand che secondo il progetto di vendita avrebbe dovuto acquistare la partecipazione del colosso assicurativo cinese grazie a un finanziamento ad hoc ottenuto dalla banca statale China Development Bank, sarebbe a corto di liquidità in quanto la stessa banca avrebbe fatto retromarcia e ora non avrebbe alcuna intenzione di erogare il finanziamento.
Il gruppo Edmond de Rothschild, uno dei maggiori player europei nella gestione patrimoniale e nell’asset management, ha vinto con la sua divisione specializzata sul “currency overlay management”, il mandato per la gestione della copertura del rischio di cambio per Fondoposte. L’importante risultato ottenuto da Edmond de Rothschild è frutto dell’esperienza del Gruppo, che è stato tra i primi in Europa a offrire, a partire dal 2000, un programma di currency overlay.
Ai piani alti di Unicredit si starebbe lavorando a un coverd bond settennale da 1 miliardo di euro. Lo sostiene l’agenzia di stampa Reuters aggiungendo che il bond garantirebbe un rendimento tra i 160 ed i 165 punti base sul tasso del midswap. Le banche lead dell’operazione sarebbero, oltre a Unicrdeit, Natixis, Rbs, Banca Imi e Lloyds Bank.
Nuovi finanziamenti per le piccole e medie imprese, che potranno chiedere l’anticipo dei crediti vantati verso la Pubblica amministrazione o prestiti a tassi vantaggiosi per fare nuovi investimenti. Il gruppo Banca Sella ha stanziato due nuovi plafond di dieci milioni di euro ciascuno, che andranno ad alimentare i fondi creati per sostenere le esigenze di liquidità delle imprese, previsti dagli accordi siglati tra l’Associazione Bancaria Italiana e le Associazioni di rappresentanza delle imprese.
La banca svizzera Ubs potrebbe essere chiamata a pagare una sanzione da 1,6 miliardi di dollari per chiudere definitivamente ogni pendenza relativa allo scandalo Libor ed Euribor sulla manipolazione dei tassi. Si tratta di una somma consistente che supererebbe le attese dell’istituto svizzero. Lo affermano la stampa tedesca e anglosassone ricordando che Barclays aveva raggiunto un accordo analogo a giugno pagando 450 milioni e che l’inglese Royal Bank of Scotland dovrebbe versare 430 milioni.
La banca britannica Barclays avrebbe pronto per il 2013 un piano di ristrutturazione che prevede il taglio di circa 2.000 posti di lavoro nella divisione investimenti che conta attualmente su circa 23mila dipendenti.
Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, che anticipa alcune indiscrezioni sul piano che sarà reso noto agli inizi del 2013, i tagli saranno concentrati principalmente in Asia, ma riguarderanno anche alcune piazze europee.