Covid-19
UnipolSai decide di regalare ai suoi 10 milioni di clienti una copertura sanitaria UniSalute per far fronte alle possibili conseguenze del Covid-19.
La pandemia da Covid-19 ha riportato sotto i riflettori un tema di primaria importanza: la salute. Non solo perché bersaglio di un nuovo virus, ma anche perché il nuovo modus vivendi ha fatto emergere maggiormente carenze a livello di organizzazione, di prevenzione, cura e assistenza.
Le compagnie di assicurazione hanno risposto straordinariamente bene alla pandemia e al conseguente blocco forzato. Le implicazioni finali del Covid-19 per il settore assicurativo sono, tuttavia, ancora sconosciute e lo saranno probabilmente ancora per diverso tempo, a seconda di quando terminerà la seconda ondata di contagi in Europa.
La metà degli italiani in smart working non si sente pronta a tornare in ufficio. Solo il 28% sarebbe pronto a ricominciare. Quasi tre quarti degli intervistati (74%) si dichiara preoccupato per i potenziali rischi legati al ritorno in ufficio e all’utilizzo dei mezzi pubblici.
Sembra quasi assurdo pensare a qualche buona notizia legata alla pandemia, ma all’All England Club of Wimbledon sono pronti ad alzare i calici per il maxi indennizzo assicurativo di oltre 296 milioni di euro che si apprestano a incassare.
È per stasera alle 19 l’appuntamento web, organizzato da Alleanza Assicurazioni, sul tema della protezione della salute e dei rischi sanitari. Per seguirlo gratuitamente è sufficiente collegarsi a questo link.
La contrazione superiore al 4% del PIL mondiale nel 2020 produrrà una crescita delle insolvenze aziendali del 26% in Europa.
Nonostante l’emergenza per il Covid-19, le retribuzioni in Italia nel 2020 sono cresciute del 2,4%, ma solo per effetto dei vincoli contrattuali. Il 70% delle aziende ha infatti incluso gli aumenti retributivi previsti nel cedolino di marzo, quando l’impatto della pandemia iniziava a farsi sentire in Italia e nel resto d’Europa.
Gli assicuratori rischiano di essere stati eccessivamente ottimisti nello stimare l’ammontare degli indennizzi da pagare a causa del Covid-19 e, secondo la Bank of England, dovrebbero sottoporre a stress-test le loro previsioni.
Nel Regno Unito quasi un assicurato su cinque (19%) ha annullato o ridotto la copertura assicurativa, a causa delle difficoltà finanziarie conseguenti alla pandemia, secondo un recente studio di Premium Credit.
Secondo Euler Hermes, l’impatto negativo della seconda ondata pandemica sulla crescita economica della zona euro nel quarto trimestre dell’anno, dovrebbe essere dal 30 al 60% meno grave di quello della scorsa primavera.
Michele Colaci, vicepresidente di Confapi Sanità e componente del consiglio direttivo di Api Sanità Torino, ha denunciato come in un momento di grande difficoltà sanitaria, con i contagi in grande crescita negli ultimi giorni, le residenze sanitarie assistenziali (RSA) non riescano a reperire coperture assicurative.
La crisi di coronavirus non poteva che essere paragonata a due eventi che avevano causato uno shock analogo, come gli attentati dell’11 settembre 2001 e la stagione record degli uragani del 2005, ha dichiarato nei giorni scorsi il Presidente del Consiglio di Amministrazione di Hannover Re, Jean-Jacques Henchoz, in un’intervista rilasciata ad Handelsblatt.
Nel terzo trimestre dell’anno Munich Re ha registrato perdite legate al Covid-19 per circa 800 milioni di euro, portando il totale delle perdite per i primi nove mesi dell’anno a 2,3 miliardi di euro. Le perdite sono imputabili a diversi rami, come le assicurazioni per grandi eventi e altri rami danni/infortuni, e il ramo vita e malattia.
Le nuove restrizioni alla mobilità preoccupano molto le persone che per lavoro o per motivi personali hanno programmato dei viaggi in questo periodo.