Fondi pensione
Secondo i dati comunicati dal presidente della Covip Mario Padula durante la relazione annuale a fine 2016 il patrimonio di tutte le forme pensionistiche complementari ha superato i 151 miliardi di euro (+7,8% sul 2015), ammontare che rappresenta il 9% del Pil del Paese e il 3,6% delle attività finanziarie delle famiglie italiane.
Come largamente preannunciato nel settembre 2016 da Gabriel Bernardino, presidente dell’Autorità europea per le assicurazioni e dei fondi pensione, l’EIOPA ha lanciato il secondo stress test sui fondi pensione per analizzare la capacità del settore di far fronte alla prolungata situazione di bassi tassi d’interesse e valutare rischi e possibili fragilità del settore previdenziale europeo.
Sono ancora molti i lavoratori che ignorano a quanto ammonterà l’assegno che percepiranno una volta arrivata l’età della pensione. Secondo i dati raccolti da Bankitalia, gli italiani si confermano un popolo di risparmiatori, ma nonostante il difficile contesto economico, a febbraio i depositi su conti correnti e libretti di risparmio postali hanno raggiunto la cifra record di 1428 miliardi.
Secondo le comunicazioni della Covip, a fine 2016 il numero di aderenti alle forme di previdenza complementare ha raggiunto quota 7,8 milioni di persone. Al netto delle uscite, l’incremento su base annua è stato pari a 557.000 unità (+7,7%).
Assofondipensione, pur ritenendo un’eventualità remota il rischio che i versamenti ai fondi pensione possano essere coinvolti nei salvataggi bancari, sollecita un intervento chiarificatore del legislatore sul D.Lgs 180/2015 che ha introdotto in Italia il cosiddetto bail-in.
Secondo il nuovo Global Pension Assets Study elaborato da Willis Towers Watson, il patrimonio dei fondi pensione istituzionali dei 22 principali mercati a livello globale è cresciuto fino a raggiungere quota 36,4 mila miliardi di dollari a fine 2016 (+4.3% rispetto a fine 2015). Il totale degli asset rappresenta il 62% del PIL di questi paesi.
Secondo i dati comunicati dalla Covip, al 30 settembre 2016 risultava complessivamente pari a 7,6 milioni, il numero di aderenti a forme di previdenza complementare. Il che significa un incremento del 5,3% (384mila persone) rispetto ai premi nove mesi del 2015.
Lo scenario di tassi di interesse prossimi allo zero preoccupa il Fondo Monetario Internazionale che nel report sulla stabilità finanziaria globale (GFSR) ha fatto scattare l’allarme per i fondi pensione e le compagnie di assicurazioni che “rischiano di diventare insolventi, nel caso in cui il contesto di tassi di interesse a livelli ultra bassi dovesse permanere per un periodo di tempo prolungato”.
A fronte del crescente numero di sfide che i fondi pensione si trovano ad affrontare, un sondaggio realizzato da State Street (condotto su 400 professionisti del settore in 20 Paesi) rivela che il 92% degli intervistati sostiene che i fondi per i quali lavorano hanno in programma di fare una o più modifiche sostanziali ai loro modelli di governance.
Secondo il nuovo Global Pension Assets Study elaborato da Willis Towers Watson (che potete scaricare dal link in fondo alla notizia), il patrimonio dei fondi pensione, con riferimento al totale in 19 mercati, ha raggiunto quota 35,4 mila miliardi di dollari a fine 2015. Il valore degli asset nel corso nel 2015 ha mostrato un trend inverso con valori maggiori nella prima parte dell’anno, poi scesi nella parte finale.
Non c’è pace per la previdenza complementare, considerato che nel DDL Concorrenza, ancora all’esame del Senato, continuano gli interventi tesi a scardinarne l’equilibrio.
Aumentano le adesioni degli italiani alle forme di previdenza complementare. Secondo i dati comunicati dalla Covip, a fine 2015 risultavano circa 7,3 milioni gli italiani iscritti ai fondi pensione, per un incremento del 13,4% rispetto all’anno precedente.
Generali Investments – società di asset management del Gruppo Generali con oltre 370 miliardi di Euro di attivi in gestione – ha organizzato nei giorni scorsi a Roma il convegno “Orizzonti della Previdenza”, durante il quale sono stati presentati i risultati dello studio “Documento sulla Politica degli Investimenti e Gestione Finanziaria delle forme pensionistiche complementari: modelli esistenti e prospettive”, a cura del Centro Baffi Carefin dell’Università Bocconi di Milano.
Secondo l’indagine annuale Pensions & Investments di Towers Watson, il totale del patrimonio gestito dai 300 più grandi fondi pensione (Fondi) a livello mondiale nel 2014 è cresciuto del 3% (rispetto a circa il 6% del 2013) per raggiungere un nuovo massimo di oltre 15.000 miliardi di dollari. In Italia si è registrata una crescita altrettanto significativa. La COVIP ha calcolato che a fine 2014 il patrimonio dei fondi pensione italiani è arrivato a quota 131 miliardi di Euro, con un incremento del 12,4% rispetto all’anno precedente.
Sergio Corbello, presidente di Assoprevidenza, rilancia la proposta di modificare il meccanismo delle adesioni ai fondi pensione di categoria prevedendo già nel contratto la partecipazione del lavoratore dipendente, fatta salva la facoltà del singolo di rinunciare.