Ivass
L’Ivass ha scoperto l’esistenza in rete di dieci siti internet che distribuiscono polizze auto fasulle.
“La pandemia e la recessione stanno creando nuove disuguaglianze tra chi lavora nei settori più colpiti dalla caduta dei consumi (come il turismo e la ristorazione) e chi lavora negli altri settori. Stanno anche accentuando disuguaglianze preesistenti. Sul mercato del lavoro sono penalizzati coloro che hanno contratti a termine, che spesso sono giovani, e le donne, più presenti nel comparto dei servizi. Coloro che hanno redditi e livelli di istruzione più bassi hanno più difficoltà a lavorare in forma delocalizzata”.
Nel primo semestre dell’anno la raccolta premi complessiva in Italia è scesa del 9,2%, fermandosi a 68 miliardi di euro.
Dal prossimo primo gennaio le compagnie assicurative britanniche “non potranno più operare in Italia salvo che non siano autorizzati dall’Ivass come operatori di uno Stato non aderente all’Unione europea”, ricorda in una nota l’dall’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni.
Generali ha ampi spazi di crescita nel capitale di Cattolica Assicurazioni, di cui è diventata primo azionista con una quota del 24,4%. L’Ivass ha infatti autorizzato il gruppo triestino ad assumere una partecipazione qualificata nella compagnia veronese fino al 49,9% del capitale.
La pandemia si è fatta sentire anche in termini di vendita di polizze assicurative. Infatti, secondo i dati comunicati dall’Ivass, nel primo semestre del 2020 la vendita complessiva di polizze in Italia è diminuita di circa 9 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, da 70 a 64 miliardi.
Intervenuto all’assemblea annuale dell’Ania, il presidente dell’Ivass, Daniele Franco, nel corso del suo intervento ha ricordato come la crisi epidemiologica continui a produrre i suoi effetti sulle abitudini e sui comportamenti dei cittadini e sull’andamento dell’economia, caratterizzata dalla recessione più profonda della storia dell’Italia moderna.
I siti internet che distribuiscono polizze Rc Auto inesistenti sono in forte aumento. L’Ivass segnala di aver scoperto altri 6 siti internet che distribuiscono polizze in modo irregolare. Le polizze Rc Auto sottoscritte tramite questi siti web sono false e i veicoli non sono assicurati. I casi si stanno moltiplicando e per i truffatori non sembra esserci mai fine.
Nuova azione dell’Ivass che ha inviato una lettera alle compagnie di assicurazioni italiane per invitarle a una nuova verifica sulle polizze dormienti, considerata necessaria in conseguenza dei decessi verificatisi nel 2020 a causa del Covid-19.
Il segretario generale dell’Ivass Stefano De Polis è intervenuto al convegno online organizzato da Insurance Connect dal titolo “Sostenibilità e sviluppo per gli intermediari di domani”, sottolineando come la fase dell’emergenza sanitaria sia ancora in evoluzione.
La pandemia di Covid-19 ha rappresentato un profondo shock per il nostro sistema economico che ha mostrato tutta la sua fragilità. Ad esempio, il virus ha colpito duramente catene produttive lunghissime che trasferiscono componenti attraverso decine di Stati prima di diventare un prodotto finito.
Viste le difficoltà legate all’organizzazione di corsi di formazione per la categoria dovute al lockdown, ANAPA, l’associazione degli agenti di assicurazione presieduta da Vincenzo Cirasola, ha richiesto all’Ivass una deroga alla scadenza relativa alla formazione obbligatoria per gli agenti.
L’Ivass ha rivelato l’esistenza di altri 7 siti internet irregolari che distribuiscono polizze auto false:
È di 492 milioni di euro, di cui circa 400 milioni già liquidati ai beneficiari, l’importo delle polizze dormienti risvegliate dall’Ivass presso le compagnie estere operanti in Italia. L’emergenza epidemiologica ha rallentato la ricerca e il contatto dei beneficiari per cui non è stato ancora liquidato l’intero importo risvegliato.
I Lloyd’s di Londra sono stati truffati in Italia. Il mercato assicurativo londinese ha infatti informato l’Ivass che nel nostro Paese circolano polizze fideiussorie contraffate con intestazione che richiama ai Lloyd’s.