Ivass
L’Ivass ha pubblicato online la graduatoria delle sanzioni comminate alle imprese di assicurazione nei primi sei mesi dell’anno.
A integrazione di quanto già comunicato da Ivass nel luglio scorso, circa la commercializzazione di polizze Rc Auto tramite il sito internet “www.assicurazionereale.it”, l’Authority segnala ora che l’analogo sito “www.assicurazionereale.com” riporta, come nel precedente caso, l’immagine contraffatta di una pagina dell’Albo delle Imprese dell’Ivass con informazioni sulla compagnia “Reale Assicurazioni S.r.l.”, impresa in realtà inesistente.
I temi delle regole e dell’evoluzione tecnologica sono al centro delle preoccupazioni di tutti ma saranno anche un’opportunità di business per le imprese assicurative che sapranno approfittarne cambiando le strategie e i modelli a cui ispirano la loro azione”.
Il sito internet www.euras-assicurazioni.com non è riconducibile ad alcuna impresa assicurativa autorizzata ad operare in Italia.
MetLife sottolinea la totale estraneità rispetto al sito internet www.serenaassicurazioni.it e alla società Serena Assicurazioni sas, società inesistente e non iscritta né all’albo delle imprese di assicurazione tenuto dell’IVASS né al Registro degli Intermediari Assicurativi sempre tenuto da IVASS.
Sulla base di quanto previsto dall’accordo di coordinamento sottoscritto il 31 marzo 2006, Banca d’Italia, Ivass e Consob hanno aggiornato l’elenco dei conglomerati finanziari italiani, vale a dire di quei gruppi societari che svolgono attività in misura significativa sia nel settore assicurativo sia in quello bancario e/o dei servizi di investimento.
Rallenta fin quasi a fermarsi la discesa dei premi Rc Auto pagati dagli automobilisti italiani. Lo segnala l’Ivass nell’indagine periodica Iper che segnala come nel secondo trimestre 2017 il premio medio sia risultato pari a 412 euro, lo stesso del trimestre precedente. Secondo Ivass siamo in una fase di stabilizzazione dei premi, la cui flessione è del 2,2% su base annua.
L’Ivass segnala un nuovo sito internet irregolare utilizzato per la commercializzazione di polizze Rc Auto, anche di durata temporanea. Il sito www.milanoassicurazioni.info non è infatti riconducibile ad alcun intermediario iscritto nel Registro Unico degli Intermediari (RUI). Pertanto, l’attività svolta attraverso questo strumento è del tutto irregolare e l’Ivass ne ha chiesto il sequestro alle Autorità competenti.
L’Ivass rende segnala la commercializzazione di polizze Rc Auto contraffatte, anche aventi durata temporanea, per il tramite dei siti internet www.siamosicuri.it e www.siamosicuri.org che non sono riconducibili ad alcun intermediario assicurativo iscritto nel Registro unico degli intermediari assicurativi (RUI).
L’Ivass informa che è stata rilevata la commercializzazione di polizze Rc Auto contraffatte, anche aventi durata temporanea, attraverso i siti internet “www.polizza4mesi.com” e “www.reassicurazioni.it” che non sono riconducibili ad alcun intermediario assicurativo iscritto nel Registro Unico degli Intermediari. Pertanto l’attività di intermediazione assicurativa sviluppata dai due siti è irregolare.
Conclusa la procedura di pubblica consultazione, l’Ivass ha inviato una lettera alle imprese di assicurazione e agli intermediari assicurativi per stimolare l’adozione di una serie di attività preliminari necessarie al recepimento delle disposizioni della Direttiva UE sulla distribuzione assicurativa (Direttiva IDD n. 2016/97) in materia di governo e controllo del prodotto (Product Oversight and Governance – POG).
Un comunicato di Ivass informa che attraverso un decreto del 24 luglio 2017, il Ministro dello Sviluppo Economico, su proposta dell’Istituto di Vigilanza, ha disposto ai sensi dell’art. 231 del CAP lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e di controllo di Ariscom Copagnia di Assicurazioni spa.
L’Ivass ha avviato un’indagine conoscitiva sul grado di preparazione degli agenti e dei broker assicurativi nel gestire i rischi cyber e l’integrità dei dati e delle informazioni.
Un altro caso di vendita di assicurazioni Rc Auto non regolari. Questa volta a finire nel mirino dell’Ivass sono le polizze, anche di durata temporanea, distribuite attraverso il sito internet www.assieuropa.it che non è riconducibile ad alcun intermediario iscritto nel Registro Unico degli Intermediari (RUI).
L’Ivass ha riscontrato la presenza sul mercato di polizze fideiussorie contraffatte intestate a Česká Pojišťovna A.S., società con sede nella Repubblica Ceca (Spálená 75/16113 04 Praha 1) e sottoposta alla vigilanza della Autorità del Paese di origine (Czech National Bank – CNB).