Ivass
Dopo la fase di pubblica consultazione, l’Ivass ha emanato il Regolamento n. 38/2018 sul governo societario delle imprese e dei gruppi assicurativi.
Ivass informa che il sito internet www.principeassicurazioni.com non è regolare in quanto non riconducibile ad alcun intermediario assicurativo iscritto al Registro Unico degli Intermediari. Pertanto, non sono da considerarsi valide le polizze Rc Auto, anche di durata temporanea, distribuite attraverso il sito web, del quale l’Ivass ha conseguentemente richiesto l’oscuramento alle Autorità competenti.
Nel 2017 le imprese di assicurazioni hanno raccolto premi per 132 miliardi di euro, pari a un decremento del2,5% sul 2016. Tuttavia, il primo trimestre dell’anno mostra una ripresa con una crescita del 2,1% rispetto ai primi tre mesi del 2017.
In un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore il presidente dell’Ivass, Salvatore Rossi ha detto che “nel settore assicurativo c’è spazio per nuovi processi di consolidamento, anche se in misura minore rispetto al settore bancario in quanto in ambito assicurativo molte aggregazioni sono già avvenute”.
Cattolica Assicurazioni riceve il via libera dell’Ivass alla nuova governance e intanto accelera sulla joint venture con Banco Bpm nel campo della bancassurance.
A seguito del recepimento della Insurance Distribution Directive - IDD (n. 2016/97) nel Codice delle Assicurazioni Private (CAP), l’Ivass ha messo in pubblica consultazione tre Regolamenti in materia di distribuzione, trasparenza dei prodotti e irrogazione delle sanzioni amministrative. L’intervento semplifica l’attuale impianto regolamentare.
I siti www.agenziadiva.com e www.assicuratriceagusta.com non sono riconducibili ad intermediari assicurativi iscritti al RUI.
Il 2017 dell’industria assicurativa italiana si è chiuso con il segno negativo alla voce raccolta premi. I dati diffusi dall’Ivass indicano un totale di premi contabilizzati di 141 miliardi di euro, pari a un decremento del 2,3% rispetto al 2016.
L’Ivass rende noto che è stata segnalata la commercializzazione di polizze Rc Auto contraffatte, anche aventi durata temporanea, apparentemente emesse da Quixa (marchio commerciale di Axa Global Direct Seguros y Reaseguros S.A.U – Rappresentanza generale per l’Italia), per il tramite del sito internet www.quixass.com (offline dal 14 maggio 2018), che non è riconducibile ad alcun intermediario iscritto nel Registro Unico degli Intermediari (RUI).
L’Ivass ha segnalato due nuovi siti internet per la promozione di polizze Rc Auto, anche di durata temporanea che sono irregolari non essendo riconducibili a intermediari assicurativi iscritti al RUI.
L’Rc Auto si appresta ad affrontare una vera e propria rivoluzione. Nei giorni scorsi l’Ivass ha emanato due provvedimenti che introducono una nuova disciplina dell’attestato di rischio, il cosiddetto attestato di rischio dinamico, e definiscono nuove regole per il riconoscimento della classe di merito di conversione universale e per la sua evoluzione nel tempo, con l’introduzione di benefìci a favore di alcune categorie di assicurati, come i conviventi di fatto e uniti civilmente.
L’IVASS ha emanato due Provvedimenti in materia di Rc Auto che introducono una nuova disciplina dell’attestato di rischio, il cosiddetto attestato di rischio dinamico e definiscono nuove regole per il riconoscimento della classe di merito di Conversione Universale (classe di C.U.) e per la sua evoluzione nel tempo.
Ancora un sito internet irregolare segnalato dall’Ivass.
Un confronto tra i principali assicuratori italiani sulle prospettive del mercato in vista dell’entrata in vigore della Direttiva europea sulla distribuzione assicurativa (IDD) e dopo i primi due anni di Solvency2.
Sono in deciso aumento i contenziosi nell’Rc Auto. Secondo un’indagine svolta dall’Ivass, il numero di cause pendenti, civili e penali in ogni grado di giurisdizione a fine 2016, è risultato essere di 247.338, in calo del -18,3% rispetto al 2010.