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Il team di Lucio Cecchinello si veste nuovamente di verde al Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini. Sul circuito di Misano, dedicato a Marco Simoncelli, Linear Assicurazioni darà il suo colore ufficiale non solo alla moto e al giovane pilota Stefan Bradl, con una nuova livrea verde a marchio Linear sulla fiancata e sulla tuta del pilota, ma anche al box e all’hospitality di LCR Honda Team, che dopo l’Estoril darà anche a questo appuntamento grande visibilità al logo Linear, prima compagnia diretta italiana ad investire nel circus della MotoGP.
Il Consiglio di Amministrazione di Mediolanum ha deliberato di procedere all’acquisto dell’intero capitale sociale della società Mediolanum Assicurazioni S.p.A. Essendo i venditori gli azionisti di riferimento sia di Mediolanum S.p.A. che di Mediolanum Assicurazioni S.p.A. l’operazione in questione si configura come operazione fra parti correlate di “minore rilevanza” (in base ai criteri definiti nelle “Procedure ai sensi della Delibera Consob n. 17221, art. 4”) e sulla stessa si è ottenuto il previo unanime parere favorevole del Comitato per il Controllo Interno di Mediolanum S.p.A. ai sensi del paragrafo 7.1 di dette Procedure.
Sulla base dell’andamento del primo semestre dell’anno, Vittoria Assicurazioni si attende una chiusura dell’esercizio 2012 con un utile netto di gruppo di 48 milioni di euro. Un risultato migliore rispetto ai 37,2 milioni del 2011 e anche ai 47,4 milioni delle stime precedenti. I premi del lavoro diretto Rami Danni sono stimati a 959 milioni (810 milioni nel 2011 e 976 del target), mentre quelli del Vita dovrebbero attestarsi a 130 milioni (127 e 142 milioni). Per il combined ratio si attende un 94,7% (97,3 e 94,5%) mentre il rapporto sinistri su premi Rami Danni è previsto al 70,3% (71,3 e 70%).
Il capogruppo IDV in commissione finanze Francesco Barbato annuncia, durante l’audizione del ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, una risoluzione per sconfiggere il caro RC Auto.
“Con profondo rammarico – ha detto l’on. Barbato rivolgendosi al ministro – dobbiamo constatare che il Governo Monti ha fallito e il decreto liberalizzazioni non ha bloccato la corsa al rialzo dei premi assicurativi. L’unica persona che ne ha tratto beneficio è stato Luca Cordero di Montezemolo che con la sua Octo Telematics, produttrice di scatole nere, lavora praticamente quasi in regime di monopolio. Per bloccare i prezzi c’è bisogno di scovare le frodi che pesano su tutti i cittadini onesti”.
La risoluzione impegna anche l’esecutivo ad attuare una sorta di “Federalismo assicurativo regionale”, con agenzie distribuite sul territorio in base alla popolazione che vi risiede, per consentire un adeguato servizio di pubblico interesse.
“Molte aziende assicuratrici – ha spiegato Barbato – stanno lasciando alcune regioni, ma i cittadini hanno l’obbligo per legge di assicurarsi”.
Barbato ha anche chiesto informazioni circa i vertici Isvap: “Il loro mandato è scaduto, perché sono ancora in carica? È mai possibile che dobbiamo scoprire dalle inchieste giudiziarie le ombre sul caso Fonsai-Unipol e non dall’istituto preposto al controllo? Forse deve restare tutto com’è, perché dall’inchiesta risulta una rete di complicità che coinvolge anche suoi ex colleghi banchieri, tipo Profumo e Geronzi?”.
Non conosce freni la lunga recessione nel nostro paese. Infatti, nel secondo trimestre dell’anno il Pil italiano ha registrato un calo del 2,6% rispetto all’anno precedente. Si tratta del terzo trimestre consecutivo che si chiude con un andamento negativo e della flessione più accentuata dalla fine del 2009 a oggi. È quanto rileva l’Istat che sottolinea come nel periodo in esame i principali aggregati della domanda interna siano diminuiti in maniera significativa (-0,7% dei consumi finali nazionali e -2,3% degli investimenti fissi lordi). Nello stesso trimestre, le importazioni hanno subito un calo dello 0,4%, mentre le esportazioni sono aumentate dello 0,2%.
La contrazione della spesa delle famiglie è stata del 3,5%. Nel dettaglio, il calo è stato del 10,1% per gli acquisti di beni durevoli, del 3,5% per quelli di beni non durevoli e dell'1,1% per gli acquisti di servizi.
L’Italia si conferma così all’ultima posizione nella classifica della crescita rispetto agli altri paesi avanzati.
Ageas UK e Groupama hanno annunciato di aver avviato trattative circa la cessione delle attività britanniche danni di Groupama. Secondo quanto si apprende da un comunicato le due compagnie hanno avviato una discussione in via esclusiva che durerà per quattro settimane. In questo periodo le parti si sono impegnate a non rilasciare dichiarazioni circa l’andamento delle trattative. Groupama mette sul piatto un portafoglio premi di circa 408 milioni di sterline sviluppato nei comparti auto, moto, casa, viaggi, infortuni e coperture commerciali, a fine 2011. Nessuna anticipazione sul valore economico, anche se è plausibile che ad Ageas serva una cifra tra 250 e 300 milioni di sterline per chiudere la partita entro il prossimo mese.
Maxi operazione finanziaria per il gruppo assicurativo statunitense American International Group (AIG) che ha annunciato la vendita a Hong Kong di 2 miliardi di dollari di titoli ordinari della divisione asiatica AIA (American International Assurance), attraverso il collocamento presso investitori istituzionali. I soldi incassati saranno utilizzati da AIG per nuove iniziative del gruppo, che potrebbero comprendere riacquisti e altre operazioni di gestione del capitale. A seguito della vendita è previsto che Aia Aurora, controllata di Aig, trasferisca alla capogruppo tutte le rimanenti quote di Aia. Il consiglio di amministrazione di Aig ha inoltre autorizzato un buy back di titoli ordinari della società a un prezzo di 2,50 dollari per azione per un ammontare complessivo di 5 miliardi di dollari.
Le Generali trovano l'intesa con la compagnia israeliana Eliahu Insurance Company per la cessione del 69,13% detenuto in Migdal Insurance and Financial Holdings per un controvalore di 705 milioni di euro. Somma che, si legge in una nota, presenta un premio implicito di circa il 23% rispetto al prezzo di mercato del 5 settembre 2012 sulla borsa di Tel Aviv. L'operazione comporterà un impatto positivo di 2,2 punti percentuali sull'indice Solvency I del Gruppo Generali.
Nel secondo trimestre dell’anno sono state aperte in Italia circa 3.000 procedure fallimentari, ovvero il 3,2% in meno rispetto al corrispondente periodo del 2011. Nonostante questo segnale positivo, in termini assoluti il numero di default resta allarmante: nei primi sei mesi dell’anno le procedure aperte hanno raggiunto quota 6.500, un valore che supera quello dell’anno precedente che aveva fatto segnare il record negativo in tema di fallimenti. Sono questi i dati riportati dall’ultima analisi realizzata da Cerved Group - leader in Italia nell'analisi delle imprese e nello sviluppo dei modelli di valutazione del rischio di credito - dove si evince che è il comparto delle costruzioni (+4,8%) a pagare maggiormente in tema di fallimenti, mentre le procedure fallimentari nell’industria risultano in calo dell’8,6%. A livello territoriale si nota una forte diversificazione: se nel Nord Ovest (+5,5%) e nel Centro (+7,1%) i default continuano a crescere, nel Nord Est e nel Sud diminuiscono, rispettivamente del 9,8% e dell’1,7%.
Grazie a operazioni come le cessioni della banca e della Sgr Mc Gestioni e al riassetto delle partecipazioni immobiliari, Sara Assicurazioni e Sara Vita, hanno rimesso in linea i rispettivi bilanci. Secondo quanto riporta MF le cessioni hanno inciso positivamente soprattutto sui conti Sara Assicurazioni, compagnia con una raccolta premi di 648 milioni che ha chiuso il 2011 con un utile di 38,8 milioni rispetto al rosso di 40,7 milioni del 2010. Un segnale importante arriva anche dalla gestione tecnica con il combined ratio, che già a fine 2011 era sceso sotto la soglia del 100% e che nel primo semestre è ulteriormente migliorato.
Dopo oltre un decennio di attesa, il gruppo tedesco Talanx rompe gli indugi e spinge sull’acceleratore per approdare in Borsa entro la fine del prossimo autunno. Il terzo gruppo assicurativo tedesco è ormai entrato nella fase avanzata dell’operazione e “se le condizioni di mercato rimangono stabili”, ha detto l’amministratore delegato Herbert Haas, contiamo di lanciare l’IPO nelle prossime settimane.
Talanx non ha mai nascosto il proprio desiderio di entrare in borsa, tanto è vero che un primo progetto porta la data del 1997. Progetto che poi è sempre stato rimandato. Ora le porte della stanza delle contrattazioni sembrano aperte e la società prevede di mettere sul mercato fino a 1 miliardo di euro di azioni, anche se fino a oggi non ha specificato la percentuale di azioni che saranno offerte nella IPO. Percentuale che, stando a indicazioni precedenti, potrebbe attestarsi tra il 10 e il 20% del capitale sociale.
MetLife ha messo nel mirino il mercato italiano, dove punta a crescere e a rafforzare la propria struttura. Il colosso mondiale, leader nell’offerta di prodotti assicurativi di risparmio ed Employee Benefits che serve oltre 90 milioni di clienti in più di 50 Paesi, è presente in Italia attraverso le compagnie Alico Italia e Alico Life. A partire dal prossimo mese di novembre la società irlandese MetLife Europe Limited opererà nel nostro Paese con una branch dove confluiranno le attività di Alico Italia e di Alico Life International.
Sulla scia della linea strategica adottata a livello internazionale MetLife interrompe gli investimenti in Italia nel settore del wealth management (garantita la continuità del servizio ai clienti già in essere), per puntare al rafforzamento del business protection.
Non conosce freni il crollo delle vendite di automobili nel nostro paese. Nel mese di agosto sono state immatricolate 56.447 auto (-20,23%), facendo segnare la nona flessione consecutiva a due cifre e ritornando sui livelli del 1964. Nel progressivo annuo le registrazioni sono poco più di 980 mila, con un calo del 19,9 per cento in confronto allo stesso periodo dell’anno scorso.
L’andamento negativo del mercato non è una sorpresa per Federconsumatori e Adusbef visti gli elevati costi di mantenimento dei veicoli: secondo le associazioni dei consumatori, sommando tutte le voci la spesa annua per il mantenimento di un’automobile è di 7.073 euro. Nel dettaglio possedere un’automobile di media cilindrata comporta un esborso di 4.628 euro solo per le spese di manutenzione, benzina, assicurazioni, pedaggi e parcheggi. Rispetto al 2011, ha spiegato Federconsumatori, il costo è salito ben del 15%.
Il gruppo assicurativo Helvetia ha chiuso il primo semestre dell’anno con un utile di 162,7 milioni di franchi (135,5 milioni di euro), in diminuzione del 5,2% rispetto allo stesso periodo del 2011. Il volume dei premi è rimasto pressoché immutato a 4,53 miliardi di franchi (3,77 miliardi di euro) Con un livello di solvibilità I del 224%, la dotazione di capitale continua a essere positiva, si legge in una nota della compagnia svizzera.
Helvetia ha sfruttato questa solidità per acquisire un portafoglio di assicurazione trasporti in Francia e il portafoglio vita individuale di SEV Assicurazioni in Svizzera.
Accanto al mercato nazionale svizzero, “immutatamente positivo”, anche quelli esteri riportano risultati confortanti. Il combined ratio del 93,1% è stato raggiunto grazie al fatto di poter disporre di un buon portafoglio non vita e grazie a un nuovo calo del tasso di costo. Altrettanto solido si dimostra anche l'andamento degli utili nel ramo vita, che grazie a un risultato di 66,3 milioni ha registrato una crescita del 7,0% rispetto all'anno scorso.
Con l’ultima auto sequestrata dalla polizia del West Midlands sono saliti a 1 milione i veicoli non assicurati rilevati sulle strade britanniche. Dal 2005 a oggi, ovvero dal momento in cui è stato conferito alla polizia inglese la facoltà di fermare i veicoli non assicurati, sono state complessivamente sequestrate 500 automobili al giorno sprovviste di copertura assicurativa. Secondo le stime della polizia britannica sulle strade del Regno Unito circolerebbero tuttora circa 1,2 milioni di auto non assicurate.
Va sottolineato che la multa per guida senza assicurazione è di circa 200 sterline, mentre il premio assicurativo della polizza auto per un giovane automobilista può raggiungere anche le 3.000 sterline. Una discrasia che spiega l’elevato tasso di auto non assicurate.