Ivass
Nel 2014 la raccolta premi complessiva realizzata dalle imprese di assicurazione italiane e dalle rappresentanze in Italia di imprese extra europee continua il trend di crescita avviato lo scorso anno dopo un biennio di flessioni, risultando pari a 143,3 miliardi di euro, con una crescita del 20,6% rispetto al 2013.
L’Ivass segnala la presenza del sito galloassicurazioni.com e del correlato profilo facebook che propone polizze assicurative nonché polizze Rc Auto aventi durata temporanea (5 giorni). Il sito, spiega Ivass, non consente l’identificazione degli intermediari né l’accertamento della relativa iscrizione nel Registro degli intermediari assicurativi e riassicurativi.
Chi ha stipulato una polizza RC auto con l’offerta “gratis per il primo anno”, potrebbe ottenere un rimborso, direttamente dallacompagnia di assicurazioni, per aver perso (inconsapevolmente) i benefici della legge Bersani.
L’Ivass rende noto che sono stati segnalati casi di commercializzazione di polizze Rc Auto intestate a Propontis-Merimna, società che non rientra tra le imprese autorizzate o, comunque, abilitate all’esercizio dell’attività assicurativa sul territorio della Repubblica.
È previsto entro la fine del prossimo mese di maggio il via libera dell’Ivass alla cessione degli asset assicurativi di Banca Carigle ad Apollo Global Management.
È ormai iniziato il conto alla rovescia che ci porterà, dal gennaio 2016, nel mondo di Solvency II. Un periodo di domande e incertezze sul futuro del mondo assicurativo, sul quale getta dosi di ottimismo il presidente di Ivass.
Il premio medio Rc Auto nel quarto trimestre 2014 è pari a 475 euro, per una diminuzione su base annua del 7,8%, mentre rispetto al trimestre precedente il calo è stato del 2,8%. E’ quanto emerge dal bollettino statistico dell’Ivass nel quale si evidenzia che la metà degli assicurati ha pagato più di 428 euro per la copertura Rc Auto.
AGCM e IVASS alzano la voce a difesa dei consumatori contro la pratica utilizzata da alcuni operatori di vendere forzatamente polizze accessorie online e contro i meccanismi di opt-out, che costringono il consumatore a “deselezionare” con un click le offerte non gradite.
La pratica adottata con sempre maggior frequenza dalle case automobilistiche di offrire in forma gratuita la polizza Rc Auto alle persone che acquistano un’auto nuova dal concessionario è finita, come sappiamo, nel mirino dell’Ivass. L’Istituto vuole infatti vederci chiaro perché in molti casi la soluzione non sembrerebbe realmente conveniente per i consumatori che, oltretutto, non sono molto informati sulle conseguenze a lungo termine della scelta.
L’Unione Europea Assicuratori (UEA) non molla la presa sui comparatori e in una lettera inviata dal vicepresidente Francesco Barbieri a Elena Bellizzi, responsabile del Servizio Tutela del Consumatore per l’Ivass, segnala come permangano “gravi inadempienze rispetto alle prescrizioni tassative dell’Autorià” anche dopo la scadenza del 31 gennaio 2015, termine ultimo indicato dall’Ivass per adeguare i comparatori online alle indicazioni avanzate dalla stessa autorità in seguito a una indagine che che aveva evidenziato diversi elementi di criticità in termini di trasparenza e correttezza, con un gap significativo rispetto alle Good Practices individuate a livello europeo.
Sono giorni frenetici all’Ivass dove in pochi giorni è stato pubblicato il Regolamento in materia di semplificazione e, subito dopo, è stato posto in pubblica consultazione lo schema di Regolamento in tema di dematerializzazione del contrassegno Rc Auto.
L’Ivass ha emanato il Regolamento sulla semplificazione delle procedure e degli adempimenti burocratici nei rapporti tra imprese, intermediari e clientela. Il testo è stato messo a punto dopo una “intensa fase di consultazione con l’Ania e le principali Associazioni rappresentative degli intermediari assicurativi e dei consumatori”, spiega l’Ivass in una nota.
Il portale di educazione assicurativa dell’Ivass offre una serie di nuovi contenuti e funzionalità ai cittadini.
Novità in arrivo per gli intermediari assicurativi. L’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni ha infatti deciso che per gli intermediari che non eserciteranno per 3 anni consecutivi l’attività professionale, scatterà la cancellazione automatica dal RUI, in assenza di un giustificato motivo.
Il contesto economico continua a essere debole e l’Ivass (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) suggerisce alle compagnie di fare molta attenzione circa la distribuzione dei dividendi e i bonus pagati ai propri manager.