Welfare
“Welfare in Azienda: pratiche e modelli vincenti”. È questo il focus 2015 del Premio Assiteca “La Gestione del rischio nelle imprese italiane” che, lanciato nel 2010 da Assiteca - primario gruppo italiano di brokeraggio assicurativo - intende segnalare le best practice del nostro Paese sulla base di un’indagine volta a inquadrare il grado di preparazione delle imprese sul tema della gestione del rischio, declinato ogni anno su un ambito specifico.
AEC ha siglato con Muoversi - azienda Leader in Italia nell’offerta di sistemi integrati di Welfare aziendale - una partnership finalizzata ad offrire diverse tipologie di servizi ai suoi dipendenti. I servizi che Muoversi sarà in grado di mettere a disposizione di AEC fanno parte di un catalogo di oltre 250, e molto vari: abbonamento al servizio di trasporto pubblico, convenzione con negozi e asili nido, baby sitter, badanti, gestioni delle tessere Aci per le auto dei dipendenti, spesa online, gruppi aziendali.
Sono ben 21 le tipologie di famiglia italiane e hanno esigenze di welfare molto diverse tra loro, una maggiore sensibilità rispetto alla percezione dei grandi rischi, e, nonostante una situazione economica complessa, hanno metabolizzato la crisi e imparato a reagire.
Otto proposte per intervenire sul welfare italiano, promuovendone trasparenza, equità, efficienza e affidabilità e dando le giuste risposte all’invecchiamento della popolazione. A formularle sono assicuratori e consumatori che, riuniti nel Forum ANIA-Consumatori, chiedono che i cittadini vengano informati in modo trasparente sulla propria situazione previdenziale, che i Livelli Essenziali di Assistenza siano ridefiniti e che si affronti la non autosufficienza con soluzioni di carattere mutualistico.
Family Care è la nuova soluzione di Reale Mutua per il comparto welfare che si articola in due prodotti Family Care Pro e Family Care Life per una offerta trasversale che racchiude al suo interno coperture a tutela delle punte di rischio delle aree di bisogno, ma allo stesso tempo in grado di garantire la giusta modularità in fase di sottoscrizione.
Nel contesto attuale in cui le dinamiche economiche, demografiche e sociali in corso evidenziano un crescente bisogno di forme di tutela, in particolare per la salute - ad integrazione e supporto di quelle offerte dal Servizio Sanitario Nazionale - non stupisce scoprire che quasi un italiano su due (48%) dichiari di essersi informato su quali misure integrative siano previste dal proprio contratto e che il 30% sappia che il proprio contratto di lavoro prevede una copertura per le prestazioni sanitarie (percentuale che sale al 37% tra gli uomini).
Si svolgerà giovedì 9 ottobre 2014 a Milano il convegno organizzato dallo SDA Bocconi School of Management dal titolo L’impatto della Medmal sul bilancio del Welfare.
Circa 1,4 milioni di lavoratori italiani iscritti ai fondi pensione ha smesso di versare i contributi a causa del protrarsi della crisi economica. Il dato emerge dalla relazione annuale del presidente della Covip, la Commissione di vigilanza sui fondi pensione, Rino Tarelli.
Assicurazioni e previdenza complementare come investimento per il futuro rivolto a giovani e famiglie, aziende e lavoratori, e motore di crescita in un contesto di crisi economica. Dell’impegno del settore assicurativo per il welfare si è discusso a Palazzo Mezzanotte a Milano, durante la Giornata Nazionale della Previdenza.
Per gli enti e le società che erogano prestazioni previdenziali e sanitarie la gestione del rischio è fondamentale. Così come per la finanza e l’industria, anche il raggiungimento degli obiettivi di un sistema di welfare non può essere perseguito senza la capacità di individuare e misurare i rischi di ogni attività e di mettere a punto una strategia e un piano d’azione per “governarli”. È questo il messaggio lanciato dagli attuari a Milano con il convegno “La gestione dei rischi nella previdenza e nella sanità private” organizzato dall’Ordine professionale nell’ambito della Giornata Nazionale della Previdenza 2014.
La grave crisi economica e occupazionale ha generato una situazione paradossale dove, al crescente bisogno di copertura sociale, corrisponde la riduzione di risorse a disposizione del welfare pubblico che impedisce al sistema di protezione sociale di assolvere al proprio compito. “È urgente procedere a una razionalizzazione delle poche risorse disponibili, pubbliche e private, organizzandole in maniera efficiente. Meno enti che svolgono attività parallele significa focalizzare l’attenzione sull’aspetto dei servizi e di risparmiare sulle inutili ridondanze di carattere amministrativo”, ha affermato Sergio Corbello, Presidente di Assoprevidenza in apertura del convegno “Welfare integrato: qualcosa di più di un’idea”, organizzato dall’Associazione Italiana per la Previdenza e Assistenza Complementare e il Laboratorio di ricerca “Percorsi di secondo welfare” nell’ambito della Giornata Nazionale della Previdenza 2014 in svolgimento a Milano.