Welfare
Quasi la metà delle PMI italiane, dai 10 ai 250 dipendenti, realizza almeno 4 iniziative a sostegno dei lavoratori.
Easy Welfare presenta Welfare Index, un servizio innovativo ed efficace per misurare l’impegno dell’azienda in ambito Welfare e per scegliere la strada giusta su cui sviluppare politiche per il benessere dei dipendenti.
Si chiama Welfare Index PMI il primo indice che valuta il livello di welfare aziendale nelle Piccole e Medie Imprese italiane promosso da Generali Italia con la partecipazione di Confagricoltura e Confindustria.
La novità principale per le imprese introdotta con la Legge di Stabilità 2016, appena approvata in via definitiva al Senato, è la creazione di uno strumento di welfare senza precedenti in Italia: il voucher per i servizi alla persona. È un nuovo buono acquisto rivoluzionario e utilizzabile nell’ambito del welfare privato e in special modo del welfare aziendale.
Sono 24 le imprese finaliste della VI edizione del Premio Assiteca “La gestione del rischio nelle imprese italiane” dedicato quest’anno al Welfare in azienda e la cui cerimonia di premiazione si terrà il prossimo martedì 1° dicembre.
Pensioni, assistenza sanitaria, salute sul lavoro, non autosufficienza: l'apporto determinante che gli attuari possono dare in Italia al sistema del welfare e della sicurezza sociale, dove il loro ruolo di gestori del rischio acquista sempre maggiore importanza, è stato al centro dell'incontro "Il contributo degli attuari nella gestione dei rischi del welfare" organizzato dall'Ordine degli Attuari a Roma, presso l'Auditorium dell'Inail.
Sarà incentrata sul welfare l’edizione 2015 del Premio Assiteca “La Gestione del rischio nelle imprese italiane”, lanciato nel 2010 e finalizzato a valorizzare le best practice nazionali in tema di servizi e iniziative aziendali a favore dei lavoratori: Le iscrizioni sono aperte fino alla fine di ottobre.
I “mammi” abitano in Sicilia. Più di tre padri su dieci (34,7%) nell’isola hanno fatto ricorso al congedo parentale per la nascita di un figlio contro una media nazionale del 12%. È uno dei parametri che saranno presi in considerazione da Assiteca, principale broker assicurativo italiano indipendente quotato all’AIM di Borsa Italiana, per l’edizione 2015 del suo premio (www.premioassiteca.it) dedicato al welfare aziendale nelle imprese italiane.
Cresce la domanda di welfare nel Lazio, dove l’integrazione degli strumenti di protezione sociale fra pubblico e privato è ancora troppo lenta per fornire risposte soddisfacenti. Aspetto, quest’ultimo, che in verità travalica i confini regionali. Gran parte del carico assistenziale continua infatti a ricadere sulle spalle delle istituzioni e delle famiglie, le cui risorse finanziarie, al contrario, tendono a diminuire.
“Welfare in Azienda: pratiche e modelli vincenti”. È questo il focus 2015 del Premio Assiteca “La Gestione del rischio nelle imprese italiane” che, lanciato nel 2010 da Assiteca - primario gruppo italiano di brokeraggio assicurativo - intende segnalare le best practice del nostro Paese sulla base di un’indagine volta a inquadrare il grado di preparazione delle imprese sul tema della gestione del rischio, declinato ogni anno su un ambito specifico.
AEC ha siglato con Muoversi - azienda Leader in Italia nell’offerta di sistemi integrati di Welfare aziendale - una partnership finalizzata ad offrire diverse tipologie di servizi ai suoi dipendenti. I servizi che Muoversi sarà in grado di mettere a disposizione di AEC fanno parte di un catalogo di oltre 250, e molto vari: abbonamento al servizio di trasporto pubblico, convenzione con negozi e asili nido, baby sitter, badanti, gestioni delle tessere Aci per le auto dei dipendenti, spesa online, gruppi aziendali.
Sono ben 21 le tipologie di famiglia italiane e hanno esigenze di welfare molto diverse tra loro, una maggiore sensibilità rispetto alla percezione dei grandi rischi, e, nonostante una situazione economica complessa, hanno metabolizzato la crisi e imparato a reagire.
Otto proposte per intervenire sul welfare italiano, promuovendone trasparenza, equità, efficienza e affidabilità e dando le giuste risposte all’invecchiamento della popolazione. A formularle sono assicuratori e consumatori che, riuniti nel Forum ANIA-Consumatori, chiedono che i cittadini vengano informati in modo trasparente sulla propria situazione previdenziale, che i Livelli Essenziali di Assistenza siano ridefiniti e che si affronti la non autosufficienza con soluzioni di carattere mutualistico.
Family Care è la nuova soluzione di Reale Mutua per il comparto welfare che si articola in due prodotti Family Care Pro e Family Care Life per una offerta trasversale che racchiude al suo interno coperture a tutela delle punte di rischio delle aree di bisogno, ma allo stesso tempo in grado di garantire la giusta modularità in fase di sottoscrizione.
Nel contesto attuale in cui le dinamiche economiche, demografiche e sociali in corso evidenziano un crescente bisogno di forme di tutela, in particolare per la salute - ad integrazione e supporto di quelle offerte dal Servizio Sanitario Nazionale - non stupisce scoprire che quasi un italiano su due (48%) dichiari di essersi informato su quali misure integrative siano previste dal proprio contratto e che il 30% sappia che il proprio contratto di lavoro prevede una copertura per le prestazioni sanitarie (percentuale che sale al 37% tra gli uomini).