Rc Auto
In Italia potrebbero essere quasi un milione gli automobilisti over 80 ancora alla guida. A dirlo è un’analisi di Facile.it che, passando al setaccio oltre 5 milioni di preventivi Rc Auto, ha rilevato che il 3% di questi è intestato a persone nate prima del 1945, dunque già oltre la soglia degli ottant’anni. Un dato che invita a riflettere sul rapporto tra età avanzata, sicurezza stradale e costi assicurativi, soprattutto in un Paese che invecchia e dove la mobilità resta un elemento centrale di autonomia.
La Camera dei Deputati ha approvato la mozione di centrodestra che impegna il Governo a intervenire sul mercato delle assicurazioni per la responsabilità civile auto, con l’obiettivo di ristabilire condizioni di equilibrio tariffario e garantire maggiore trasparenza nei prezzi.
La questione delle disparità territoriali nelle tariffe Rc Auto torna al centro del dibattito parlamentare grazie alla mozione presentata alla Camera da Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, che ha chiesto al Governo di intervenire per ristabilire un equilibrio nel mercato assicurativo e tutelare gli automobilisti virtuosi, in particolare quelli residenti nelle aree a maggiore sinistralità.
Secondo i dati diffusi da Ania, l’associazione delle imprese assicuratrici, a settembre 2025 il premio medio, ante imposte, delle polizze Rc Auto rinnovate è aumentato del 3,5% rispetto allo stesso mese del 2024, passando da 344 a 356 euro. Un rialzo che segna un rallentamento nel ritmo di crescita osservato a partire da metà 2023. Un segnale che gli operatori del settore leggono come un primo sintomo di stabilizzazione dopo anni turbolenti segnati dall’inflazione e dal rialzo dei costi di riparazione e risarcimento.
Il mercato europeo delle immatricolazioni automobilistiche si muove su un terreno di relativa stabilità, mentre l’Italia continua a segnare il passo, evidenziando una dinamica meno favorevole rispetto ai principali partner del Vecchio Continente.
Gli automobilisti tedeschi si preparano a un nuovo aumento dei premi assicurativi per il prossimo anno, anche se meno marcato rispetto agli incrementi record degli ultimi anni.
Nonostante un calo costante del differenziale di prezzo negli ultimi dieci anni, l’Italia continua a mantenere premi Rc Auto tra i più alti d’Europa, con una differenza media attorno al 13% rispetto ai principali Paesi dell’Unione Europea.
Il panorama assicurativo italiano ad agosto 2025 mostra segnali contrastanti che meritano un'analisi approfondita. Secondo i dati dell'Osservatorio Rc Auto di Facile.it - Assicurazione.it, il premio medio nazionale per assicurare un'automobile si attesta a 645,58 euro, registrando un incremento dell'1,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Negli ultimi tre anni il premio medio per l'assicurazione Rc Auto è schizzato alle stelle, un trend che non accenna a diminuire. I dati dell'Osservatorio Assicurativo di Segugio.it ci mettono di fronte a una realtà piuttosto dura: ad agosto 2025, il costo medio per assicurare un veicolo ha toccato i 485,59 euro, segnando un rincaro del 31,5% rispetto ai 369,18 euro registrati nello stesso periodo del 2022.
Per la maggioranza degli automobilisti italiani il motore della propria auto resta un mistero racchiuso sotto il cofano. Lo conferma una recente indagine commissionata da Facile.it a mUp Research, secondo cui meno del 20% degli intervistati sa che spesso il propulsore non è prodotto dalla stessa casa automobilistica che firma il marchio della vettura. Una consapevolezza ancora più bassa tra le donne, dove la percentuale scende all’11%, e che raggiunge il 12% nelle regioni centrali tra chi ammette di non saperne nulla.
Nel 2024 le strade italiane si trovano ad affrontare una delle piaghe più allarmanti degli ultimi anni: la crescita dei veicoli privi di assicurazione obbligatoria. Lo scenario tratteggiato dai dati diffusi dall’ANIA è inequivocabile: ben 2,9 milioni di veicoli circolano senza polizza Rc Auto, pari al 6,1% del parco circolante nazionale, una percentuale in crescita rispetto al recente passato e che supera anche quella registrata nel 2017.
Il mondo assicurativo italiano si prepara a una fase di cambiamenti significativi con l'avvio del tavolo per il riordino strutturale del comparto Rc Auto, e tra i protagonisti di questo processo ci sarà anche UNI Agenti.
Un piccolo clic che potrebbe avere grandi effetti. Con l’introduzione del CAI digitale, la constatazione amichevole in versione elettronica, il mondo dell’Rc Auto entra in una nuova fase, all’insegna della semplificazione, dell’innovazione tecnologica e – forse – di una progressiva riduzione dei costi. Ma è davvero così? E quali sono le implicazioni pratiche per gli assicurati?
Buone notizie per gli automobilisti italiani: secondo i dati dell’Osservatorio Rc Auto di Facile.it - Assicurazione.it, ad aprile 2025 il premio medio per assicurare un’auto in Italia è sceso del 3,2% rispetto a sei mesi prima, attestandosi a 628,79 euro. Un segnale positivo dopo anni di rincari, che fa sperare in una stabilizzazione del mercato.
Assicurare una Tesla oggi costa il 28% in più rispetto a un anno fa, con premi furto-incendio che sfiorano i 1.022 euro annui. Un’impennata che, secondo l’analisi di Facile.it su 130.000 preventivi, sembra legata all’ondata di vandalismi contro le vetture di Elon Musk, esplosa dopo la sua nomina a capo del Dipartimento per l’efficienza governativa statunitense (Doge).