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L’Isvap segnala che le polizze RC Auto con intestazione S.C. Asirom Vienna Insurance Group S.A. sono false. La compagnia non rientra infatti tra le imprese assicurative autorizzate o, comunque, abilitate all’esercizio dell’attività assicurativa sul territorio italiano. L’autorità richiama quindi l’attenzione degli utenti e di chi rilascia tali coperture assicurative che l’eventuale stipulazione di polizze RC Auto riportanti la denominazione sociale di S.C. Asirom Vienna Insurance Group S.A. comporta, per i contraenti, l’insussistenza della copertura assicurativa e, per coloro che le rilasciano, lo svolgimento di un’attività non consentita dalle vigenti disposizioni normative.
Il riassicuratore elvetico Swiss Re ha ceduto la sua controllata americana Admin Re a Jackson National Life, società del gruppo Prudential. Dall’operazione, attualmente al vaglio delle autorità regolatrici del mercato, Swiss Re incasserà 900 milioni di dollari, 600 dei quali cash e i restanti 300 in dividendi. La dismissione rientra nella strategia di riposizionamento delle attività di business di Swiss Re, impegnata a liberare capitale cedendo asset non strategici.
Sara Assicurazioni, nell’esprimere solidarietà alle popolazioni dell’Emilia e della provincia di Mantova colpite dal sisma, ha disposto una prima concreta iniziativa per venire incontro alle esigenze e alle difficoltà degli assicurati presso le Agenzie Sara delle zone interessate.
La compagnia ha deciso di prorogare da 15 a 60 giorni il termine per il pagamento dei premi previsto dall'art. 1901 del Codice Civile.
Fascino e imprudenza sono i due connotati che tradizionalmente vengono associati ai motociclisti. Questa percezione, però, è in fase di evoluzione tra gli italiani secondo i risultati del primo Osservatorio “Gli italiani e le moto” svolto da ISPO, Istituto per gli Studi sulla Pubblica Opinione, per conto di Genertel, l’assicurazione online 100% Gruppo Generali.
La ricerca, condotta tramite interviste telefoniche su un ampio campione di 800 persone rappresentativo della popolazione italiana, ha dimostrato che l’uomo motociclista non esercita particolare fascino sul pubblico femminile. Infatti, la maggioranza assoluta delle intervistate (52%) ritiene poco o addirittura per niente affascinate l’uomo in sella ad una due ruote. Per contro, l’immagine di una donna centauro affascina particolarmente gli uomini (52%).
Questa percezione potrebbe essere legata, secondo l’Istituto del Professor Mannheimer, all’infrequenza con la quale si vede una donna in moto, che lascerebbe molto spazio all’immaginazione.
Parallelamente alla continua crescita del mercato assicurativo indiano, si fanno progressivamente strada le frodi assicurative. Un fenomeno che molto probabilmente richiederà alle autorità regolatrici del mercato locale un intervento di modifica normativa.
Un recente studio realizzato dalla società Indiaforensic, specializzata nell’analisi dei comportamenti fraudolenti della popolazione indiana, ha rivelato che le società assicuratrici indiane hanno dovuto fronteggiare lo scorso anno perdite per 6 miliardi di dollari a causa delle frodi. Una cifra enorme che vale quasi un decimo del volume complessivo dei premi generati dall’attività 2011, pari a circa 70 miliardi di dollari.
“Attendiamo l’assemblea Premafin del 12 giugno che sarà un passaggio importante. Le banche manterranno fede alla loro parola se dall’altra parte faranno la stessa cosa. La disponibilità c’è e siamo in attesa di verificare che i passi concordati vengano realizzati. Le banche hanno una pazienza limitata, è tempo di deliberare quanto si è promesso da parte della famiglia Ligresti”. Lo ha detto Federico Ghizzoni, amministratore delegato di UniCredit, durante un incontro con la stampa, riguardo ai piani di ristrutturazione del debito di Premafin per i quali la banca agisce da agente. “I piani di ristrutturazione - ha aggiunto - sono subordinati al fatto che l’operazione nel suo complesso vada a buon fine”.
Nei primi tre mesi del 2012 i premi danni contabilizzati dalle imprese di assicurazione con sede legale in Italia sono stati pari a circa 8,7 miliardi (+0,3% in valore nominale rispetto allo stesso periodo del 2011). Lo rileva l’Ania che con l’inizio dell’anno in corso ha attivato un nuovo monitoraggio trimestrale sulla raccolta premi del comparto danni.
A fine marzo 2012 la raccolta del settore Auto ammontava a 5,1 miliardi (in linea conquanto registrato nel 2011). In particolare, il ramo RC Auto e natanti con 4,4 miliardi di premi segnava un incremento dell’1,4%. In calo del 7% invece il ramo Corpi veicoli terrestri con un volume premi di 0,7 miliardi di euro.
Un crescente numero di assicuratori pensa che il mondo delle polizze fallirà l’appuntamento del gennaio 2014 con Solvency.
Il 37% del campione di una ricerca effettuata nel Regno Unito da Deloitte teme che l’industria assicurativa non riuscirà a rispettare la deadline del gennaio 2014 per mettersi in linea con la direttiva.
Se centrare l’obiettivo dell’adeguamento a Solvency II è una possibilità, seppur ritenuta difficile, di certo è che, secondo il 73% del campione della ricerca, la ritardata attuazione della normativa si è già fatta sentire andando ad appesantire i bilanci delle imprese. Addirittura il 42% degli intervistati arriva a sostenere che il ritardato avvio di Solvency II ha prodotto un aumento dei costi programmati per mettersi in regola, superiore al 5%.
Grande delusione in casa Axa che si è vista negare dalle autorità di Taiwan la domanda per avviare l’attività nel ramo vita. In particolare, secondo la Financial Supervisory Commission di Taiwan, la documentazione presentata da Axa non darebbe garanzie di un impegno a lungo termine. Del resto, la storia del gruppo francese a Taiwan non ha certo giocato a suo favore. Entrati sull’isola negli anni ’90 i francesi decisero di vendere i loro asset agli olandesi di Aegon nel 2001. Rientrati sul mercato nel 2006 a seguito dell’acquisizione di Winterthur che avevano una loro controllata a Taiwan, ne uscirono l’anno successivo cedendo a China Life Insurance.
Campagna senza precedenti per Linear Assicurazioni, la compagnia online del gruppo Unipol. Con un investimento di oltre cinque milioni di euro complessivi, di cui il 90% destinati all’online, Linear lancia una campagna comparativa diversa da quelle fino ad ora messe sul mercato, che non punta questa volta al prezzo, bensì al servizio, vero elemento di distinzione tra le compagnie di assicurazione online.
Con “Incomparabile Linear”, questo il titolo della campagna ideata da Serviceplan Italia, Linear vuole colpire l’attenzione presentando preventivi all’apparenza uguali dal punto di vista del prezzo, ma con differenze sostanziali se l’attenzione viene spostata sul servizio: Linear è l’unica compagnia online che, nel prezzo, comprende sempre la copertura dei danni causati da chiunque sia alla guida (la cosiddetta “guida libera”), valore non da poco se si hanno ad esempio figli sotto i 26 anni di età che utilizzano la stessa auto dei genitori.
È disponibile il report completo dell’Osservatorio sul tema della “Consulenza finanziaria a pagamento”, promosso da AIFIn – Associazione Italiana Financial Innovation – in collaborazione con Banca IMI e iShares. La ricerca, realizzata da MarketLab, ha coinvolto 22 intermediari (Banche commerciali e operatori specializzati) e verificato le strategie, i modelli di business e di servizio in tema di consulenza finanziaria sugli investimenti. L’analisi, quest’anno, ha approfondito in particolare i driver di sviluppo della consulenza finanziaria a pagamento e i relativi obiettivi strategici, le possibili scelte di posizionamento anche rispetto a quanto previsto dalla MiFID Review, le caratteristiche del servizio e le differenze rispetto alla consulenza evoluta, lo stato di avanzamento dei relativi progetti, le previsioni di adozione da parte della clientela, i modelli di pricing e la percezione degli intermediari sugli elementi di valore del servizio per la clientela, oltre ad altri temi specifici. “L’Osservatorio ha evidenziato un forte interesse strategico da parte degli intermediari per il servizio di consulenza a pagamento” - ha dichiarato Sergio Spaccavento, Presidente di AIFIn - “Il mercato è ancora nella fase iniziale del suo sviluppo. Sono quindi state rilevate diverse potenziali strategie e scelte di posizionamento. Tuttavia la vera sfida strategica per gli interemediari sarà quindi quella di definire e sviluppare un adeguato value for money per la clientela differenziando i modelli di servizio in funzione dei bisogni, delle aspettative e delle caratteristiche della clientela”.
La resistenza al cambiamento è la più grande debolezza di assicuratori e broker. A sostenerlo è il risultato di una ricerca condotta dal broker internazionale JLT. Circa il 44% del campione intervistato ha detto che la resistenza al cambiamento è il principale ostacolo per gli assicuratori, mentre il 39% sostiene che si tratta della maggiore debolezza dei broker. La maggioranza degli intervistati, pari al 59% ritiene che il mercato assicurativo deve diventare più innovativo rispetto a quanto è stato fino a oggi.
Sono sempre di più le auto senza copertura assicurativa che circolano sulle strade italiane. Secondo l’Isvap sarebbero complessivamente addirittura 3,5 milioni, ovvero il 7% del totale dei veicoli senza polizza RC Auto. Fenomeno particolarmente accentuato nella cintura stradale di Napoli dove le automobili senza assicurazione sarebbero 800 mila. Alla radice di questa esplosione di comportamenti fuorilegge ci sarebbe l’elevato costo delle polizze. In alcune aree infatti la polizza RC Auto per un solo veicolo costa più di una mensilità del reddito familiare. E in tempi di crisi esplode l’arte di arrangiarsi.
A conferma di questa situazione sono i numeri del fondo di garanzia vittime della strada “che ha pagato nel 2010 oltre 14 mila sinistri provocati da auto non coperte da assicurazione su 3 milioni e 300 mila sinistri pagati in Italia”, è quanto dichiarato da Elena Bellizzi, dell’Isvap. “Il 67% di questi sinistri si sono verificati al sud e il 40% in Campania. Noi ci siamo fatti carico del problema del sud e abbiamo sanzionato alcune compagnie che avevano tariffe sproporzionate, spesso anche più care del valore del mezzo da assicurare”.
Secondo l’agenzia di rating Fitch in caso di uscita della Grecia dall’area euro le compagnie assicurative italiane e spagnole sarebbero quelle maggiormente esposte all’effetto contagio.
L’agenzia spiega che se davvero Atene dovesse tornare alla dracma “le compagnie italiane e spagnole sarebbero con maggiore probabilità poste in Rating Watch negativo o potrebbero avere dei limitati declassamenti a seguito di simili interventi sui rating sovrani, anche se l’uscita fosse accompagnata da un efficace risposta Ue e fosse e relativamente ordinata”.
E alla fine il matrimonio si farà. Dopo un lunghissimo corteggiamento e un numero infinito di stop and go, la decisione di Premafin di accettare i concambi per l’integrazione con Unipol proposti da Fonsai sembrerebbe aver spianato la strada all’unione tra i due gruppi assicurativi italiani. A comunicarlo è stata la stessa Premafin con una nota diffusa nella tarda serata di ieri. Nel testo del comunicato, la holding afferma che alla luce “delle indicazioni dell’advisor finanziario Leonardo&Co e tenuto conto del parere preliminare espresso dal Comitato Parti Correlate“, il cda “ha deliberato di ritenere che la quota di pertinenza degli attuali azionisti di Premafin nel capitale ordinario di Fondiaria-SAI (quale società incorporante nel contesto della fusione di cui al noto Progetto di Integrazione) proposta da Fondiaria-SAI in 0,85%, sulla base delle condizioni attuali, consente di proseguire nella definizione dei termini del progetto di integrazione con il gruppo UGF”.