Danni catastrofali
Il maltempo e la debolezza delle linee commerciali specializzate hanno pesato sui risultato di RSA Insurance Group PLC che ha chiuso il 2018 con un calo del 19% dell’utile operativo.
Il gruppo francese Axa ha chiuso l’esercizio 2018 con un utile netto di 2,1 miliardi di euro, in calo del 66% rispetto all’anno precedente. Si tratta di un risultato inferiore alle attese degli analisti che si aspettavano 2,5 miliardi di utile, secondo dati Reuters, sul quale hanno inciso pesantemente oneri straordinari come la quotazione della filiale americana Axa Equitable Holding, la riorganizzazione delle attività vita in Svizzera, l’acquisizione da 12,4 miliardi di XL e gli alti costi dovuti alle catastrofi naturali.
Il riassicuratore elvetico Swiss Re ha chiuso l’esercizio 2018 registrando un aumento del 27,2% dell’utile netto, salito a 421 milioni di dollari rispetto ai 331 milioni dell’anno precedente. Un risultato comunque inferiore alle previsioni degli analisti che, secondo Reuters, si attendevano un rislutato netto di 525 milioni di dollari.
Nicola Ricci, presidente dell’Osservatorio nazionale condomini e autore del libro “La vita facile dell’amministratore di condominio”, presentato alla Camera dei Deputati ha detto nel suo intervento che “il 78% degli edifici italiani è a rischio di eventi naturali, ma solo il 2% è coperto da una forma di copertura assicurativa per gli eventi sismici e meteo. Sei dei dieci terremoti più devastanti che si sono verificati in Europa nel periodo 1970-2016 sono avvenuti in Italia, e ogni anno riparare i danni catastrofali costa circa 3 miliardi di euro. Servono subito incentivi fiscali più incisivi e la creazione del registro dei condomini, con l’obiettivo di diffondere una maggiore cultura della prevenzione”. Siamo tra i primi in Europa per acquisto di abitazioni ma tra gli ultimi per politiche di prevenzione e troppo spesso, “dimentichiamo’ di assicurare la nostra casa”.
Le perdite da eventi catastrofali incideranno sul bilancio 2018 di Swiss Re per circa 2,9 miliardi di dollari.
Secondo le stime di Munich Re, le perdite economiche causate da catastrofali naturali nel 2018 ammontano a circa 160 miliardi di dollari (lontano dal record di 350 miliardi del 2017), mentre le perdite assicurate sono pari a 80 miliardi di dollari.
Il 2018 si va a concludere lasciando in eredità agli assicuratori un conto salato da pagare sul fronte dei danni catastrofali. Terremoti, cicloni, tempeste, alluvioni e incendi hanno causato danni assicurati per 79 miliardi di dollari, secondo le stime di fine anno di Sigma di Swiss Re.
Gli incendi delle foreste della California lasceranno agli assicuratori un conto da 10 miliardi di dollari. È quanto sostiene Munich Re che subirà un impatto finanziario dai costi per gli indennizzi ma senza conseguenze sulle proprie stime di bilancio. Confermato infatti il target di fine anno con un utile netto tra 2,1 e 1,5 miliardi di euro.
È ormai salito a 74 morti il bilancio delle vittime degli incendi della California, mentre il numero dei dispersi ha ormai superato i mille. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è arrivato per un sopralluogo sui luoghi che hanno subito i maggiori danni nell’incendio con il maggior numero di vittime da un secolo a questa parte.
Secondo le stime riportate da Nikkei Asian Review le tre principali compagnie di assicurazioni P & C del Giappone pagheranno fino a 8,8 miliardi di dollari di sinistri nell’anno fiscale 2018 che terminerà nel marzo 2019.
Dopo la straordinaria ondata di maltempo che ha colpito il nord Italia nei giorni scorsi, i vertici di ITAS Assicurazioni hanno effettuato un importante sopralluogo in val di Fiemme, uno dei luoghi più colpiti dal maltempo in Provincia di Trento assieme alla Val di Sole, Primiero, Valsugana e Pinetana.
L’assicuratore americano Allstate Corporation stima in circa 177 milioni di dollari le perdite (ante imposte) causate nel mese di settembre dagli eventi catastrofali. Il solo uragano Florence rappresenta circa il 50% del totale dei risarcimenti per danni catastrofali del mese di settembre.
Secondo il nuovo Rapporto dei Lloyd’s sulla Sottoassicurazione Globale 2018, A World at Risk, il patrimonio sotto-assicurato nel mondo è oggi stimabile in 163 miliardi di dollari, creando un’esposizione che costituisce una minaccia significativa per i mezzi di sostentamento e la prosperità globale.
Secondo le prime stime di AIR Worldwide, società specializzata nella realizzazione di modelli predittivi delle catastrofi, i danni causati dal Tifone Jebi che lo scorso 4 settembre ha colpito l’area a Nishinomiya, nel Giappone occidentale, costeranno all’industria assicurativa tra i 2,3 e i 4,5 miliardi di dollari.
Secondo le stime di Swiss Re le perdite economiche complessivamente causate da catastrofi naturali e disastri provocati dall’uomo ammontano a 36 miliardi di dollari a fine del primo semestre dell’anno. Una cifra decisamente inferiore ai 64 miliardi dello scorso anno e soprattutto rispetto ai 125 miliardi che rappresentano la media degli ultimi dieci anni.