Danni catastrofali
A livello globale, nel primo semestre dell’anno le catastrofi naturali hanno prodotto danni assicurati per 35 miliardi di dollari, il 22% in più rispetto alla media dell’ultimo decennio, secondo quando afferma lo Swiss Re Institute.
Sale a 3 miliardi di euro il conto dei danni causati dalla siccità che assedia città e campagne, con autobotti e razionamenti, il Po in secca peggio che a Ferragosto, i laghi svuotati e i campi arsi dove i raccolti bruciano sui terreni senz’acqua ed esplodono i costi per le irrigazioni di soccorso per salvare le piantine assetate e per l’acquisto del cibo per gli animali con i foraggi bruciati dal caldo.
È probabile che l’impatto della guerra tra Russia e Ucraina sul settore assicurativo possa essere molto simile a quello di una catastrofe naturale di medie dimensioni.
Gli assicuratori operanti in Australia hanno ricevuto oltre 86.000 richieste di risarcimento relative alle inondazioni nel sud-est del Queensland e nel New South Wales, comunica l’Insurance Council of Australia (ICA).
Dall’inizio dell’anno si sono contate in Italia ben 20 bufere di vento tra raffiche violente, trombe d’aria e tornado che hanno causato danni e feriti in campagna ed in città.
I 7 anni più caldi nella storia recente del pianeta sono tutti concentrati dal 2015 in poi. In particolare il 2021 si piazza al 5° posto, con valori appena più alti del 2015 e del 2018. Rispetto alla media 1991-2020, l’anno scorso è stato 0,3°C più caldo, mentre il riscaldamento globale riferito all’epoca pre-industriale oscilla tra 1,1 e 1,2 gradi. Lo comunica Copernicus, il servizio di monitoraggio satellitare europeo.
La serie di tornado che ha devastato gli Stati Uniti è solo l’ultimo capitolo di una lunga saga di eventi meteorologici estremi, come l’eccezionale gelo invernale dello scorso anno, inondazioni, tempeste, uragani e ondate di caldo fuori dalla norma, che nel 2021 hanno provocato per le assicurazioni perdite per 105 miliardi di dollari, il quarto livello più alto dal 1970.
“Nettamente contrari i consumatori a qualsiasi ipotesi di polizza obbligatoria sui cambiamenti climatici che non preveda tariffe calmierate e la partecipazione degli utenti alla definizione dei costi in capo alle famiglie”. Una posizione netta quella dell’associazione Assoutenti che boccia la proposta lanciata dall’Ania di inserire l’obbligo per le abituazioni di una copertura assicurativa polizza per gli aventi catastrofali.
Dal 2010 al 1° novembre 2021, nella Penisola sono 1.118 gli eventi estremi registrati sulla mappa del rischio climatico, 133 nell’ultimo anno, segnando un +17,2% rispetto alla passata edizione del rapporto.
Nonostante la gravità delle catastrofi naturali che hanno caratterizzato il periodo, Munich Re chiude il terzo trimestre dell’anno con un utile netto in crescita.
Il settore assicurativo deve adeguare i suoi modelli di pricing per i rischi catastrofali alla luce delle crescenti perdite e del cambiamento climatico.
Per rispondere alle problematiche causate dalla recente alluvione che ha colpito la popolazione catanese nei giorni scorsi, Groupama Assicurazioni ha previsto l’estensione del primo soccorso di assistenza della relativa copertura Auto dei clienti di Catania, prevedendo anche l’estensione della copertura Assistenza Auto anche per gli eventi atmosferici legati all’alluvione.
Marsh & McLennan ha lanciato il Flood Risk Index con l’obiettivo di aiutare i governi e le organizzazioni a valutare meglio la loro esposizione e vulnerabilità alle sempre più freauenti e gravi inondazioni.
AIR Worldwide, società americana di modellizzazione dei rischi e analisi dei dati, stima i danni assicurati causati dall’uragano Ida in un range compreso fra 17 e 25 miliardi di dollari. La valutazione include i danni property, quindi i danni agli edifici residenziali a quelli commerciali, ai siti industriali e alle automobili.
Dopo aver colpito la Louisiana come uragano di categoria 4, la tempesta Ida ha causato gravi inondazioni a New York e nel New Jersey, che potrebbero rincarare ulteriormente l’ammontare dei danni assicurati.