Danni catastrofali
Marsh & McLennan ha lanciato il Flood Risk Index con l’obiettivo di aiutare i governi e le organizzazioni a valutare meglio la loro esposizione e vulnerabilità alle sempre più freauenti e gravi inondazioni.
AIR Worldwide, società americana di modellizzazione dei rischi e analisi dei dati, stima i danni assicurati causati dall’uragano Ida in un range compreso fra 17 e 25 miliardi di dollari. La valutazione include i danni property, quindi i danni agli edifici residenziali a quelli commerciali, ai siti industriali e alle automobili.
Dopo aver colpito la Louisiana come uragano di categoria 4, la tempesta Ida ha causato gravi inondazioni a New York e nel New Jersey, che potrebbero rincarare ulteriormente l’ammontare dei danni assicurati.
Con oltre1.400 eventi meteorologici estremi, il 2021 fa registrare in Italia un aumento del 65% per grandinate, bombe d’acqua, bufere e tempeste di vento alternate a ondate di calore che hanno devastato le campagne e le città da nord a sud della Penisola.
Domenica scorsa Ida, la tempesta si è abbattuta sulla Louisiana con venti fino a 240 km/h. Si tratta del quinto uragano più violento di sempre negli Stati Uniti. La città di New Orleans e gran parte della Louisiana sono rimaste completamente al buio. Circa 1 milione le utenze rimaste prive di elettricità in Louisiana e 27.400 in Mississipi.
Secondo la Coldiretti serviranno almeno 15 anni per ricostituire i boschi e la macchia mediterranea andata a fuoco per via dell’incendio che ha distrutto pascoli, ulivi, capannoni, fienili con le scorte di foraggio e mezzi agricoli. Circa 20 mila sono gli ettari andati a fuoco con danni incalcolabili per il settore agricolo.
Jörg Asmussen, amministratore delegato e membro esecutivo del comitato di presidenza dell’associazione tedesca delle imprese di assicurazioni, ha detto che “Al momento contiamo su danni assicurati tra i 4 e i 5 miliardi di euro”, in riferimento all’alluvione che ha colpito il Nord Reno Vestfalia e la Renania Palatinato la settimana scorsa.
Il settore assicurativo e riassicurativo prevede risarcimenti superiori a 1 miliardo di euro per le inondazioni e le tempeste che nei giorni scorsi hanno interessato alcune parti d’Europa.
Allstate, la principale compagnia assicurativa statunitense, ha stimato per il solo mese di maggio perdite lorde di 213 milioni di dollari, per un totale di 757 milioni di dollari per il secondo trimestre.
La società londinese Tropical Storm Risk prevede per la stagione degli uragani di quest’anno 18 tempeste nominate, 9 uragani e 4 uragani di grande intensità., secondo quanto emerge da un report pubblicato pochi giorni fa da Impact Forecasting, società del gruppo Aon.
Perils, società con sede a Zurigo specializzata nella raccolta e analisi di dati su eventi catastrofali, ha stimato in 828 milioni di dollari i danni assicurati provocati dalle inondazioni che a marzo (principalmente nel periodo dal 18 al 24 marzo) hanno interessato in Australia gli stati del Queensland e del New South Wales.
Secondo un rapporto di Willis Re, le perdite assicurate causate da catastrofali naturali sono state di a circa 78 miliardi di dollari nel 2020. Si tratta del quarto anno più costoso dal 2011 a oggi, per un ammontare che è il 17% in più rispetto alla media decennale di 66,5 miliardi di dollari.
I danni catastrofali a carico del settore assicurativo ammontano a livello globale a circa 83 miliardi di dollari nel 2020, secondo le stime preliminari di Swiss Re Institute.
Le calamità naturali sono costate all’Italia circa 310 miliardi di euro dal dopoguerra al 2018. Tra queste, l’alluvione è il fenomeno più frequente (35%), ma quello più costoso è il terremoto: 150 miliardi sui 310complessivi sono stati infatti spesi nelle opere di ricostruzione post sisma.
Era stato lo stesso presidente Emmanuel Macron a promettere, due anni fa, la revisione del sistema di risarcimento dei danni causati da inondazioni. Tuttavia, ancora oggi, non c’è traccia di quanto promesso e davanti ai danni causati dal maltempo nel Sud della Francia, la questione torna a galla.