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Dopo oltre un decennio di attesa, il gruppo tedesco Talanx rompe gli indugi e spinge sull’acceleratore per approdare in Borsa entro la fine del prossimo autunno. Il terzo gruppo assicurativo tedesco è ormai entrato nella fase avanzata dell’operazione e “se le condizioni di mercato rimangono stabili”, ha detto l’amministratore delegato Herbert Haas, contiamo di lanciare l’IPO nelle prossime settimane.
Talanx non ha mai nascosto il proprio desiderio di entrare in borsa, tanto è vero che un primo progetto porta la data del 1997. Progetto che poi è sempre stato rimandato. Ora le porte della stanza delle contrattazioni sembrano aperte e la società prevede di mettere sul mercato fino a 1 miliardo di euro di azioni, anche se fino a oggi non ha specificato la percentuale di azioni che saranno offerte nella IPO. Percentuale che, stando a indicazioni precedenti, potrebbe attestarsi tra il 10 e il 20% del capitale sociale.
MetLife ha messo nel mirino il mercato italiano, dove punta a crescere e a rafforzare la propria struttura. Il colosso mondiale, leader nell’offerta di prodotti assicurativi di risparmio ed Employee Benefits che serve oltre 90 milioni di clienti in più di 50 Paesi, è presente in Italia attraverso le compagnie Alico Italia e Alico Life. A partire dal prossimo mese di novembre la società irlandese MetLife Europe Limited opererà nel nostro Paese con una branch dove confluiranno le attività di Alico Italia e di Alico Life International.
Sulla scia della linea strategica adottata a livello internazionale MetLife interrompe gli investimenti in Italia nel settore del wealth management (garantita la continuità del servizio ai clienti già in essere), per puntare al rafforzamento del business protection.
Non conosce freni il crollo delle vendite di automobili nel nostro paese. Nel mese di agosto sono state immatricolate 56.447 auto (-20,23%), facendo segnare la nona flessione consecutiva a due cifre e ritornando sui livelli del 1964. Nel progressivo annuo le registrazioni sono poco più di 980 mila, con un calo del 19,9 per cento in confronto allo stesso periodo dell’anno scorso.
L’andamento negativo del mercato non è una sorpresa per Federconsumatori e Adusbef visti gli elevati costi di mantenimento dei veicoli: secondo le associazioni dei consumatori, sommando tutte le voci la spesa annua per il mantenimento di un’automobile è di 7.073 euro. Nel dettaglio possedere un’automobile di media cilindrata comporta un esborso di 4.628 euro solo per le spese di manutenzione, benzina, assicurazioni, pedaggi e parcheggi. Rispetto al 2011, ha spiegato Federconsumatori, il costo è salito ben del 15%.
Il gruppo assicurativo Helvetia ha chiuso il primo semestre dell’anno con un utile di 162,7 milioni di franchi (135,5 milioni di euro), in diminuzione del 5,2% rispetto allo stesso periodo del 2011. Il volume dei premi è rimasto pressoché immutato a 4,53 miliardi di franchi (3,77 miliardi di euro) Con un livello di solvibilità I del 224%, la dotazione di capitale continua a essere positiva, si legge in una nota della compagnia svizzera.
Helvetia ha sfruttato questa solidità per acquisire un portafoglio di assicurazione trasporti in Francia e il portafoglio vita individuale di SEV Assicurazioni in Svizzera.
Accanto al mercato nazionale svizzero, “immutatamente positivo”, anche quelli esteri riportano risultati confortanti. Il combined ratio del 93,1% è stato raggiunto grazie al fatto di poter disporre di un buon portafoglio non vita e grazie a un nuovo calo del tasso di costo. Altrettanto solido si dimostra anche l'andamento degli utili nel ramo vita, che grazie a un risultato di 66,3 milioni ha registrato una crescita del 7,0% rispetto all'anno scorso.
Con l’ultima auto sequestrata dalla polizia del West Midlands sono saliti a 1 milione i veicoli non assicurati rilevati sulle strade britanniche. Dal 2005 a oggi, ovvero dal momento in cui è stato conferito alla polizia inglese la facoltà di fermare i veicoli non assicurati, sono state complessivamente sequestrate 500 automobili al giorno sprovviste di copertura assicurativa. Secondo le stime della polizia britannica sulle strade del Regno Unito circolerebbero tuttora circa 1,2 milioni di auto non assicurate.
Va sottolineato che la multa per guida senza assicurazione è di circa 200 sterline, mentre il premio assicurativo della polizza auto per un giovane automobilista può raggiungere anche le 3.000 sterline. Una discrasia che spiega l’elevato tasso di auto non assicurate.
Vittoria Assicurazioni riporta in Italia le società create in Lussemburgo per operare nel settore del private equity. Al fine di razionalizzare le proprie attività nel settore, il portafoglio detenuto da Vittoria sarà ben presto trasferito in Yarpa, società specializzata proprio nel settore del private equity. Nel corso degli anni l’attività nel settore è progressivamente cresciuta, soprattutto dopo aver stretto una partnership con Lbo France Gestion, il più importante gestore indipendente francese di fondi di private equity.
ACI offre 1.000 corsi gratuiti di guida sicura all’anno per tre anni agli stranieri che guidano nel nostro Paese, che diffonderanno in famiglia e nelle comunità nazionali il valore del rispetto del Codice delle Strada.
L’iniziativa è patrocinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero degli Affari esteri, dal Ministero della Cooperazione internazionale e integrazione e dal Ministero degli Affari regionali, turismo e sport e sostenuta da SARA Assicurazioni e da ACI Global.
Gli stranieri rischiano il doppio sulle strade del nostro Paese, dove il 6,4% degli automobilisti italiani è coinvolto in un incidente all’anno mentre per gli stranieri la percentuale sale fino al 13,5%. Se argentini, francesi e tedeschi superano di poco la media italiana, tunisini, ucraini, romeni, marocchini e moldavi sono esposti a un pericolo maggiore. I più a rischio sono gli egiziani, i peruviani, gli albanesi e i cinesi. Difformità di abitudini e di comportamenti rappresentano quindi un pericolo per l’intera collettività, con pesanti ripercussioni economiche oltre che sociali: gli incidenti stradali comportano ogni anno in Italia oltre 3.800 morti, 292.000 feriti e un danno sociale per oltre 30 miliardi di euro, pari al 2% del PIL. Gli stranieri residenti nel Paese sono 4,75 milioni, di cui 2,6 muniti di patente (1,4 milioni l’hanno conseguita con una scuola guida in Italia). Possiedono più di 2,7 milioni di automobili e oltre 250.000 moto.
L’iPhone 5 non è stato ancora lanciato sul mercato, ma la compagnia americana Securranty, leader nella distribuzione di polizze per prodotti elettronici, ha già messo a punto la copertura assicurativa per il nuovo oggetto di culto di fine anno.
Il prodotto realizzato da Securranty offre un ombrello protettivo più ampio e a prezzo minore rispetto a quanto garantito dalla stessa Apple.
Securranty copre fino a quattro riparazioni nel corso di due anni contro le 2 dell’Apple Care. Le tipologie di “guasti” coperti dalla polizza riguardano: danni meccanici o elettrici, danni accidentali e, danni da totale immersione in un liquido.
Il gruppo assicurativo francese April ha chiuso il primo semestre del 2012 registrando un giro d’affari consolidato di 348,8 milioni di euro, pari a un incremento dell’1,9% rispetto a un anno fa. In crescita del 10,4% a 32,5 milioni di euro l’utile netto consolidato, con un ROE del 13,5% e un margine sul capitale investito del 20%. Sale a 48,2 milioni di euro (+3,6%) il risultato operativo, con un miglioramento di entrambi i rami di attività.
In particolare, l’area Salute e Previdenza ha registrato un margine operativo in aumento del 18,3% rispetto al 17,6% di un anno fa, grazie soprattutto alle operazioni sul mercato francese, mentre il business Casualty ha proseguito sulla scia di un processo di ottimizzazione graduale che ha portato a un margine operativo del 5,6% (4,9% nei primi sei mesi del 2011).
Come reagireste se trovaste un oggetto mai visto prima nell’auto del vostro partner? Secondo un’indagine del Centro Studi e Documentazione Direct Line, la più grande compagnia di assicurazione online, un italiano su 4 (24%) collegherebbe immediatamente l’oggetto trovato in macchina ad una scappatella del partner, non prendendo in considerazione neanche per un secondo di concedere il beneficio del dubbio al malcapitato. Sono le donne a confermarsi le più gelose e diffidenti: ben il 32% ammette di fare una scenata, mentre gli uomini di dimostrano più pacati visto che solo il 17% ammette di andare in escandescenze.
Ma la reazione più diffusa non è la scenata di gelosia: il 28% del campione reagisce con nonchalance fingendo che tutto vada bene, mentre il 20% confessa di essere sospettoso e di scandagliare immediatamente la macchina del partner alla ricerca di prove scottanti…(spesso non trovando nulla). Sul versante opposto il 18% degli intervistati ammette di non accorgersi di nulla. Mentre il comportamento, forse più bizzarro, è quello attuato dal 10% degli italiani che dichiarano di buttare l’oggetto galeotto cercando di dimenticare l’accaduto.
QBE ha annunciato gli utili al netto delle tasse del primo semestre del 2012 (conclusosi il 30 giugno 2012), che hanno segnato una crescita del 13% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e margini di profitto in linea con gli obiettivi.
Gli utili al netto delle tasse, 760 milioni USD, riflettono la riduzione del costo per sinistri individuali e delle richieste di risarcimento per sinistri catastrofali, una caduta dell’attritional claims ratio e un’ottima performance degli investimenti.
Il CEO, John Neal ha affermato: “Siamo molto lieti di annunciare una crescita del 13% dei nostri utili al netto delle tasse. Nel 2012, le condizioni dei contratti assicurativi stanno migliorando, sostenuti da una crescita globale superiore al 5% dei tassi. La nostra underwriting performance rimane solida e abbiamo visto una normalizzazione delle richieste di risarcimento nel primo semestre del 2012, dopo l’eccezionale richiesta registrata negli anni 2010 e 2011. Il nostro obiettivo nel 2012 rimane quello di produrre utili all’altezza di un’azienda leader del settore, attraverso un bilancio e una strategia di lungo termine che possa capitalizzare la presenza globale e le economia di scala di QBE.
AEC Master Broker, Lloyd’s broker grossista specializzato nella progettazione e nella realizzazione di programma assicurativi completi per i rischi dei professionisti, delle aziende e degli enti pubblici, ha sottoscritto lo scorso 1° Agosto un accordo quadro con il Consiglio Nazionale degli Ingegneri.
L’intesa, che riguarda non soltanto la messa a disposizione della polizza Rc professionale, ma anche di tutto il programma assicurativo di AEC, è indirizzata sia a tutti gli ingegneri liberi professionisti iscritti agli ordini provinciali che esercitano anche sotto forma di studi associati o società di professionisti per i quali dal prossimo 13 agosto 2013 scatterà l’obbligo assicurativo, sia per coloro che, pur non essendo soggetti all’obbligo assicurativo, possono comunque necessitare di una copertura assicurativa: ingegneri dipendenti pubblici, ingegneri dipendenti di aziende di servizio pubblico locale o public utilitis; ingegneri dipendenti di società private (società di ingegneria, imprese di costruzioni accreditate SOA per Progettazione e Realizzazione, ecc).
La società guidata da Fabrizio Callarà (nella foto) CEO Group di AEC ha previsto tre aree di rischio: Responsabilità Civile e Tutela Legale, rischi del patrimonio e della persona.
In linea con tutte le soluzioni del Gruppo AEC, la copertura della polizza RC Professionale è prestata in regime temporale di “Claims Made” e nella formula “All Risks” secondo la quale tutto è compreso tranne quanto espressamente escluso e prevede la garanzia postuma decennale per morte o cessazione dell’attività professionale.
Per maggiori informazioni contattare l’Ufficio Professioni dell’Area Tecnica ai numeri 02.873879.61 oppure 06.85332.403.
in allegato Circolare 111 del Consiglio nazionale degli Ingegneri.
Atradius, tra i leader mondiali nell’assicurazione del credito, servizi di recupero crediti e cauzioni, ha siglato una convenzione con ANIMA, la Federazione che, in seno a Confindustria, riunisce le Associazioni Nazionali dell'Industria Meccanica Varia ed Affine.
I termini della convenzione prevedono, per le aziende associate ad ANIMA, l’accesso a condizioni agevolate ai prodotti assicurativi offerti da Atradius per la gestione del rischio di credito.
“In un contesto di crisi economica come quello attuale“ - ha affermato Massimo Mancini, Country manager per l’Italia di Atradius - ”pianificare la protezione dei crediti della propria impresa diventa un fattore determinante per focalizzarsi sul business e sulla crescita aziendale, garantendosi la tutela dagli effetti di mancati pagamenti ed insolvenze dei clienti”.
I broker non nascondono le loro preoccupazioni dopo aver letto lo schema di Regolamento Isvap, sottoposto a pubblica consultazione, che impone agli intermediari assicurativi di consegnare ai clienti tre preventivi Rc Auto di compagnie appartenenti a Gruppi diversi prima di sottoscrivere o rinnovare una polizza.
Così disegnato, il Regolamento - secondo AIBA, l’Associazione Italiana dei Broker di Assicurazione e Riassicurazione - non porta alcun beneficio ai consumatori, non favorisce la concorrenza e tantomeno la riduzione delle tariffe, ma rischia di produrre solo un aggravio di burocrazia e di costi a carico dagli intermediari, che sarebbero così tenuti a consegnare al cliente:
- 3 preventivi utilizzando i siti web delle compagnie o il preventivatore ISVAP (Tuopreventivatore);
- 3 note informative di altrettante compagnie appartenenti a Gruppi diversi;
- far firmare al cliente una dichiarazione che attesti di aver ricevuto il materiale con indicazione delle imprese monitorate.
“La collaborazione tra i soggetti iscritti nella medesima sezione del Registro Unico degli intermediari assicurativi è un passaggio importante per dare attuazione alla norma già approvata nel decreto liberalizzazioni di gennaio e che, attualmente, però, non trova un reale riscontro pratico”. A dichiararlo è la senatrice PD Anna Rita Fioroni, membro della commissione Industria. “Per tale ragione ho presentato un emendamento al testo del decreto Spending Review, attualmente in esame in Commissione bilancio al Senato, che miri a sviluppare, attraverso una sana e leale concorrenza tra i diversi intermediari assicurativi, la possibilità di collaborazione tra gli stessi”. “Ritengo, infatti, - prosegue la parlamentare democratica – che questa possa essere una strada, alternativa all’obbligo di plurimandato, per rafforzare e rendere veramente operativa la previsione che impone agli agenti di presentare tre diversi preventivi di tre diverse compagnie assicurative, al cliente”. “Approvare questo emendamento – conclude Fioroni – significherebbe permettere ai cittadini di scegliere realmente la soluzione più confacente alle loro necessità e ai loro interessi”.