Auto
Oggi sulle strade italiane circolano 20 milioni di macchine stravecchie. Un problema sia dal punto di vista ecologico sia della sicurezza. Ma gli sforzi di riconversione dell’industria automobilistica saranno presto premiati. Se oggi le auto elettriche rappresentano il 3% del mercato, nel 2035 raggiungeranno una quota del 50%, mentre nello stesso intervallo di tempo la mobilità condivisa passerà dal 7 al 15% e i veicoli autonomi dall’1 al 20%.
Ci mancava anche la crisi di chip ad aggiungere complessità a una situazione già difficile per l’industria automobilistica. L’industria automobilistica statunitense e non solo (compresi marchi come Volkswagen, Ford e General Motors) ha più volte esortato il governo a intervenire vista la carenza globale di semiconduttori che potrebbe rallentare la produzione solo negli Stati Uniti, con 1,28 milioni di veicoli in meno consegnato durante l’anno.
Il mercato dell’auto è sempre in rosso. Le immatricolazioni in Unione Europea, con l’aggiunta dei Paesi Efta e Regno Unito, sono state a febbraio pari a 850.170 veicoli, cioè il 20,3% in meno rispetto allo stesso mese del 2020.
Si rafforza la partnership tra Generali e FCA Italy Spa società interamente controllata da Stellantis N.V., che accompagnerà anche il lancio dei nuovi veicoli elettrici attraverso soluzioni assicurative di Genertel e servizi digitali IoT di Generali Jeniot.
I dati sulle immatricolazioni a dicembre sono eloquenti: 119.454 le autovetture immatricolate dalla Motorizzazione italiana, per un calo del 14,95% rispetto a dicembre 2019, quando ne erano state immatricolate 140.448 (a novembre erano state immatricolate 138.559 autovetture, con una variazione di -8,24% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente).
CarNext.com, piattaforma online leader in Europa per la vendita di auto usate di alta qualità, ha pubblicato i risultati del suo nuovo Millennial Car Survey, che rivela come il 68% dei millennial sia più propenso a spostarsi con la propria auto piuttosto che con i mezzi pubblici, con il 65% del campione che afferma che la pandemia li ha portati a questo cambio delle proprie abitudini.
Il mercato auto in Europa è stato fortemente colpito dalla pandemia e fatica a rialzare la testa nei paesi dell’Europa occidentale (Ue+Efta+Uk). Al calo del 39,5% dei primi sei mesi dell’anno sono seguite contrazioni del 3,7% in luglio e del 17,6% in agosto.
Nel periodo di complicata convivenza con il Covid, il mondo dei concessionari d’auto ha sempre più bisogno di supporti concreti. Vanno in questo senso i due nuovi servizi di Mapfre che riguardano la firma digitale e la possibilità di richiedere assistenza stradale tramite WhatsApp.
Nel 2019 il mercato delle soluzioni per l’auto intelligente e connessa raggiunge un valore di 1,2 miliardi di euro in Italia, con una crescita del 14% rispetto al 2018 in linea con l’incremento dei principali paesi occidentali (compreso fra il 10% e il 15%), per un totale di 16,7 milioni di veicoli connessi, pari a oltre il 40% delle vetture circolanti.
“Dopo la cocente delusione del DL Rilancio, arriva finalmente dal Governo un segnale incoraggiante per la filiera dell’auto. Ora ci aspettiamo che alle parole del Ministro Stefano Patuanelli seguano i fatti. Senza sostegni immediati ed efficaci il mercato delle quattro ruote è destinato a perdere oltre mezzo milione di immatricolazioni nel nostro Paese, con drammatiche ricadute su occupazione, indotto ed entrate fiscali”.
Pagano un prezzo salato al blocco della mobilità i concessionari d’auto. Secondo uno studio di Bain & Company e pubblicato sul numero di maggio di Quattroruote, ben il 70% dei dealer italiani potrebbero essere a rischio insolvenza.
Le automobili ad alto tasso tecnologico di ultima generazione sono diventate un enorme strumento di raccolta dati per via di sistemi elettronici sempre più sofisticati. In vista della revisione della legislazione europea sull’omologazione dei veicoli in calendario nel 2021 l’eurodeputata francese Karima Delli, presidente della Commissione per i trasporti e il turismo, ha parlato della questione nel corso si un incontro svoltosi a Parigi tra esperti di mobilità.
Se avessero un budget illimitato, i guidatori italiani metterebbero il rispetto dell’ambiente tra i primi criteri nella scelta dell’auto, mentre si mostrano meno interessati all’eleganza del veicolo e alle sue prestazioni sportive. Il limite, ad oggi, è il costo ancora troppo elevato della tecnologia green. È questa la fotografia che emerge dall’Osservatorio di ConTe.it, frutto dell’analisi condotta da Nextplora e ConTe.it, brand assicurativo italiano del Gruppo Admiral specializzato nella vendita online di polizze auto e moto.
La leggenda metropolitana delle donne alla guida distratte e pericolose è ormai un reperto di antiquariato senza alcun valore. Infatti, il magazine francese AutoPlus riprende i risultati di una recente indagine svolta in Belgio da Vias Institute, che rivelano come assicurare le donne sia per gli assicuratori un ottimo affare.
Secondo i dati dell’ultimo rapporto Isfort (Istituto Superiore di Formazione e Ricerca per i Trasporti) realizzato in collaborazione con Agens, Anav e Asstra, sulla rete stradale italiana circolano sempre più auto, ma sono sempre più vecchie.