Coface
A causa della sua dipendenza dal petrolio e dal gas naturale russi, l’Europa appare come la regione più esposta alle conseguenze della guerra in Ucraina, sostiene Coface.
Coface ha registrato un utile netto di 123 milioni di euro nel primo semestre 2021, un risultato di cinque volte superiore rispetto a giugno 2020. Di questi, 66,9 milioni nel secondo trimestre, in linea con i risultati dei primi tre mesi dell’anno. In crescita del 7,4% il giro d’affari dell’assicuratore del credito a 768 milioni di euro.
La crisi economica generata dalla pandemia di Covid-19 preannunciava fallimenti e insolvenze d’impresa in Francia e in generale nell’area euro. Malgrado l’impatto reale della crisi di Covid-19 resti ancora incerto, le insolvenze sono diminuite nel corso del 2020 in tutte le grandi economie europee.
Al fine di sostenere l'economia italiana in un contesto economico e sanitario senza precedenti, il Governo italiano ha istituito un programma di Riassicurazione per sostenere le garanzie fornite dagli assicuratori del credito nell'ambito del credito di fornitura e per preservare la continuità degli scambi commerciali tra le aziende in questo difficile periodo. Questo schema è stato formalizzato attraverso la firma di un trattato di Riassicurazione tra Coface e Sace S.p.A.
Secondo un report pubblicato da Coface, il settore dei trasporti dovrà attendere il 2022 per tornare ai livelli del 4° trimestre 2019.
L’epidemia di COVID-19 colpisce molto duramente gli Stati Uniti, Coface prevede quindi nello scenario di base che il PIL del Paese subirà una contrazione del 5,6% nel 2020, prima di riacquistare il 3,3% nel 2021. Questa previsione è minacciata dal ritorno della pandemia in numerosi Stati, che stanno già interrompendo, se non addirittura invertendo, la ripresa dell’attività dopo il blocco massivo provocato dal Coronavirus a marzo ed aprile.
Coface ha annunciato l’acquisizione di GIEK Kredittforsikring AS, una società norvegese creata nel 2001 che gestisce un portafoglio assicurativo di crediti all’esportazione a breve termine, precedentemente di proprietà del Ministero del commercio, dell’industria e della pesca.
Anche il 2020 ha visto Coface in Italia e il CEO Ernesto De Martinis protagonisti ai Le Fonti Awards.
Gli economisti di Coface ritengono che la graduale e parziale ripresa delle economie del mondo nel secondo semestre dell’anno non riuscirà a cancellare l’impatto avuto dal Covid-19 sul processo di crescita, stimando un calo del Pil del 4,4% a fine anno rispetto all’anno precedente.
Due riconoscimenti per Coface in Italia all'ottava edizione degli International Finance Award 2020: alla compagnia è andato il premio come “Miglior Compagnia dell’Anno nell’Assicurazione del Credito” mentre il CEO De Martinis è stato insignito “Miglior CEO dell’Anno nell’Assicurazione del Credito”.
Nel suo ultimo Barometro sul rischio Paese, Coface prevede un incremento del 25% del fallimento di imprese a livello globale per il 2020. Un anno caratterizzato dalla pandemia Covid-19 che mette in discussione il futuro assetto economico e sociale del pianeta. Solamente nel gennaio scorso, poco prima dell’esplosione della crisi sanitaria, si prevedeva un incremento dei fallimenti del 2%.
Ostacolata da regolamentazioni sempre più stringenti, in particolare per ragioni ambientali, l’industria automobilistica mondiale sta attraversando un periodo di recessione ed è costretta a reinventarsi.
Coface in Italia si riconferma protagonista agli International Finance Insurance Award: il Gruppo è stato infatti insignito del premio come “Miglior Compagnia nell’Assicurazione del Credito per il 2019”.
Paesi Bassi: qual è il segreto del commercio olandese? Aumento del protezionismo in Cina e negli Stati Uniti, Brexit, contrazione del commercio mondiale, ma l’economia olandese resta sorprendentemente dinamica, nonostante le nubi che si accumulano all’orizzonte.
L'Organizzazione marittima internazionale (IMO) ha fissato un limite dello 0,5% per le emissioni di zolfo a bordo delle navi (o 5 kg di zolfo per tonnellata metrica di combustibile). La nuova normativa, denominata IMO 2020, entrerà in vigore il 1 ° gennaio 2020 e sostituirà quella attualmente in vigore con limite del 3,5%.