Salute
Secondo un’indagine condotta da Aon Employee Benefits oltre un terzo (37%) dei datori di lavoro britannici non è consapevole dell’impatto che lo stato di salute dei propri dipendenti può avere sulla propria attività.
AIG Life ha lanciato nel Regno Unito una nuova polizza di Critical Illness che comprende tre diagnosi particolarmente temute dai consumatori: cancro, infarto e ictus. Il servizio si chiama Key3 e può essere acquistato anche senza un’assicurazione sulla vita completa.
In seguito all’Assemblea Annuale dell’Associazione delle Imprese Assicurative (ANIA) nella quale il settore assicurativo ha posto l’accento sui bisogni crescenti di protezione dei cittadini italiani,Walter Meazza, presidente Adiconsum, ha così commentato: “Sempre più italiani sono costretti a pagare di tasca propria le spese sanitarie in un contesto complessivo nel quale tra liste di attesa interminabili e costi dei ticket crescenti, l’universalismo del Servizio Sanitario Nazionale sta diventando un pallido ricordo. È giunto il momento di tornare ad investire in sanità, allineando il rapporto spesa sanitaria/PIL del nostro Paese (attualmente dell’8% circa) alla media degli altri Paesi OCSE (10%). È chiaro che senza risorse non è possibile garantire qualità del servizio e risposte adeguate ai bisogni dei cittadini”.
Secondo i dati diffusi da Equifax Touchstone relativi al mercato anglosassone, la vendita di prodotti assicurativi del ramo protezione della persona ha raggiunto nel primo quadrimestre 2016 il picco più alto dall’ultimo quarto del 2012, che tuttora detiene il record assoluto.
Secondo l’indagine Staying@Work condotta da Willis Towers Watson, l’adesione dei dipendenti ai programmi aziendali legati alla salute rimane bassa: nell’ultimo anno, infatti, solo il 50% ha partecipato alle attività benessere o ai programmi di management focalizzati sul tema salute.
UnitedHealth Group, colosso americano delle assicurazioni sanitarie, ha alzato le previsioni per l’esercizio 2016 dopo avere chiuso il primo trimestre dell’anno con profitti superiori alle previsioni.
Primaditutto Salute Assimoco è il nuovo prodotto salute della compagnia che opera al servizio del Mondo Cooperativo. Si tratta di un prodotto studiato per tutelare i figli, siano essi generati da una famiglia tradizionale oppure frutto di unioni diverse dal matrimonio o, ancora, acquisiti (anche se non esiste nessun rapporto giuridico tra conviventi e figli di uno dei partner, infatti, il compagno o la compagna contraente possono assicurare i figli del convivente).
Un medico a disposizione in qualsiasi momento della giornata e in ogni luogo in video conferenza. E inoltre device elettromedicali certificati e di facile utilizzo, spediti direttamente a domicilio, per mantenere sotto controllo i principali parametri medici senza uscire di casa.
Si chiama Aviva Salute Smart la nuova soluzione assicurativa modulare lanciata da Aviva Italia, per coprire anche le spese mediche più comuni, interventi, visite ed esami.
L’Italia è il Paese delle mille emergenze, dove il rischio sembra avvolgere ogni ambito della vita delle persone. La crescita esponenziale dei fattori di rischio è stata al centro dell’Italian Axa Forum, celebrata a Cascina Triulza in collaborazione con Ania e ActionAid.
Sarà presto disponibile una app per l’assistenza sanitaria all’estero. L’iniziativa ha lo scopo di tracciare una vera e propria mappa mondiale dell’assistenza sanitaria, ed è stata promossa dal Ministero della Salute. In questo modo sarà più facile avere a che fare con le pratiche e le assicurazioni da stipulare nel caso di problemi di salute all’estero. L’applicazione per dispositivo mobile si chiama “Se parto per…”.
Le difficoltà del contesto economico e i continui problemi legati all’occupazione impoveriscono sempre di più le famiglie italiane che per far quadrare i conti sono costrette a risparmiare anche sulla salute. È questo il quadro desolante che emerge dall’ultima ricerca dell’Osservatorio Sanità di UniSalute, la compagnia del Gruppo Unipol specializzata in assistenza sanitaria.
Lo scorso 27 novembre l’Unione Europea Assicuratori ha organizzato un importante convegno sulla sanità integrativa, presso l’Università degli Studi di Milano. All’evento ha partecipato un’ampia platea di intermediari, esperti e stakeholder del settore assicurativo interessati ad approfondire un tema tanto attuale quanto controverso, con un potenziale di sviluppo enorme per il mercato assicurativo, ma da anni “bloccato” dall’assenza di un quadro giuridico e normativo definito.
Nel contesto attuale in cui le dinamiche economiche, demografiche e sociali in corso evidenziano un crescente bisogno di forme di tutela, in particolare per la salute - ad integrazione e supporto di quelle offerte dal Servizio Sanitario Nazionale - non stupisce scoprire che quasi un italiano su due (48%) dichiari di essersi informato su quali misure integrative siano previste dal proprio contratto e che il 30% sappia che il proprio contratto di lavoro prevede una copertura per le prestazioni sanitarie (percentuale che sale al 37% tra gli uomini).
Secondo l’indagine realizzata dall’Osservatorio Assidim Eurisko, nonostante la crisi economica e la disoccupazione crescente per gli italiani sono sempre la salute e la prevenzione i valori primari.