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Riassicurazione
Le difficili sfide che negli ultimi anni ha dovuto affrontare il settore riassicurativo hanno creato grandi difficoltà per i rami “short tail” in tutte le aree del pianeta. Una complessità che secondo S&P proseguirà per tutto il 2023.
Brutte notizie per gli assicuratori globali che devono prepararsi a un difficile 2023. Infatti, con i nuovi contratti a partire dal 1° gennaio i riassicuratori hanno previsto l’aumento dei tassi sulle principali linee di business fino ad arrivare in alcuni casi al 200%, rinunciando a sottoscrivere rischi in Russia, Ucraina e Bielorussia.
Genertel compie il suo primo concreto passo a supporto della comunità con il suo contributo a favore di onlus e Società Benefit collegati a Beegood, il programma che coinvolge attivamente i suoi clienti per sostenere progetti in diversi ambiti.
Howden ha annunciato l’acquisizione di TigerRisk Partners, una società di brokeraggio e consulenza riassicurativa.
Munich Re è presente in Italia dal 18 febbraio 1972. Per il riassicuratore tedesco sono esattamente 50 anni di attività sul mercato del nostro Paese dove si è posizionata come uno dei principali riassicuratori e protagonisti dell’innovazione nei rami Danni e Vita.
Il Reinsurance Advisory Board (RAB), organo di rappresentanza specializzato per l'industria riassicurativa europea, ha nominato Denis Kessler, presidente e ceo di Scor, quale nuovo presidente, in sostituzione di Christian Mumenthaler di Swiss Re, che ha ricoperto l’incarico negli ultimi due anni e mezzo.
In un nuovo report sulla cyber security, gli analisti di Fitch Ratings sostengono che il ransomware sia fonte di grande preoccupazione per l’industria delle ri/assicurazioni.
Il riassicuratore tedesco Munich Re ha registrato un utile netto di 1,1 miliardi di euro nel secondo trimestre dell’anno, circa il doppio rispetto ai 579 milioni di euro un anno fa, nonostante le problematiche legate al Covid continuino a pesare sui risultati.
Il riassicuratore Scor e l’assicuratore mutualistico Covéa hanno firmato un memorandum d’intesa che pone fine a tre anni di conflitto.
Il gruppo Munich Re ha registrato un utile di 589 milioni di euro nel primo trimestre dell’anno, pari a un balzo di 221 milioni rispetto ai primi tre mesi nel 2020. Dal risultato consolidato, 410 milioni di euro provengono dall’attività riassicurativa, mentre la controllata Ergo ha contribuito con 178 milioni di euro.
Dopo aver affrontato ingenti perdite legate alla crisi pandemica, Munich Re non accetterà più di coprire il caso di evento annullato a causa di pandemie.
La neonata compagnia ri/assicurativa dei Lloyd’s Inigo raccoglie 800 milioni di dollari da un consorzio di investitori che include Qatar Investment Authority, Caisse de dépôt et placement du Québec (CDPQ), Enstar, Oak Hill Advisors, JC Flowers & Co., Stone Point e il team di gestione di Inigo.
Il riassicuratore francese Scor ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con una raccolta premi ante-imposte di oltre 12,2 miliardi di euro, pari a un incremento dell’1,9% su base annua.
La crisi di coronavirus non poteva che essere paragonata a due eventi che avevano causato uno shock analogo, come gli attentati dell’11 settembre 2001 e la stagione record degli uragani del 2005, ha dichiarato nei giorni scorsi il Presidente del Consiglio di Amministrazione di Hannover Re, Jean-Jacques Henchoz, in un’intervista rilasciata ad Handelsblatt.
Nel terzo trimestre dell’anno Munich Re ha registrato perdite legate al Covid-19 per circa 800 milioni di euro, portando il totale delle perdite per i primi nove mesi dell’anno a 2,3 miliardi di euro. Le perdite sono imputabili a diversi rami, come le assicurazioni per grandi eventi e altri rami danni/infortuni, e il ramo vita e malattia.